Incredibile ma vero: il Comune è “moroso” , non paga le bollette dell’energia elettrica e l’Enel gli “stacca” la corrente. O almeno gliela riduce. E Rita Rossa lancia l’allarme sottolineando che potrebbero esserci pericoli di ordine pubblico

E’ accaduto giovedì mattina quando ha operato una riduzione di potenza su alcuni contatori intestati al Comune di Alessandria. In particolare è stata limitata al 15 per cento della potenza la fornitura dell’Ufficio dei Giudici di Pace, alcuni impianti di illuminazione pubblica in corso Acqui e via Boves, al cimitero di Valle San Bartolomeo, alla rotonda di fronte all’AMAG e quella davanti al palazzetto dello Sport, nonché alla stazione fognaria di sollevamento in zona Borgo Cittadella.

Il provvedimento deriva dalla messa in mora dell’Amministrazione comunale, effettuata da ENEL Energia il 31 maggio scorso, per il mancato pagamento di bollette scadute per oltre 1 milione 300.000 euro ed è stato preso nonostante il versamento dell’acconto di 100.000 euro avvenuto la scorsa settimana.

A fronte di questa situazione, il sindaco, Maria Rita Rossa, ha preso contatti con i vertici ENEL e ai quali ha inviato una nota sottolineando i pericoli e le ripercussioni che questa azione potrebbe avere per la città.

“L’azione dell’Enel – dice il sindaco di Alessandria – può comportare gravissime ripercussioni quali l’interruzione di pubblici servizi e problemi di ordine pubblico. Ho fatto presente all’Enel che riconosciamo integralmente il debito del Comune ma ho anche evidenziato la gravissima situazione finanziaria in cui versa il Comune di Alessandria. Nei pochi giorni trascorsi dal cambio di Amministrazione abbiamo già intrapreso un percorso in accordo con la Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti, teso ad accertare la reale situazione finanziaria dell’Ente e porre in essere le azioni utili al risanamento”.

Rita Rossa ha chiesto all’Enel di tornare ad erogare piena potenza ai contatori disattivati e di sospendere la procedura in atto, impegnandosi a convocare una riunione entro il 15 luglio per concordare un piano di rientro.

“E’ l’ultimo regalo della giunta Fabbio – ha concluso Rita Rossa – da gennaio ad oggi le bollette dell’ENEL, semplicemente, non sono mai state pagate. A fronte di questi debiti, l’amministrazione precedente ha ritenuto di spendere oltre 25 mila euro per l’acquisto di penne, circa 60 mila euro per la spedizione di un bilancio di mandato, che gli uffici avevano sempre redatto a costo zero e che è stato inviato nelle case degli alessandrini in spregio alle più elementari norme di rispetto della ‘par condicio’. Speriamo che l’abbandono della ‘Finanza Creativa’ ci consenta di porre rimedio ad una situazione veramente tragica”.

14 giugno 2012