Uno degli obiettivi di raggiungere nei prossimi anni, per il sindaco Rita Rossa, sarà ricostruire l’immagine di Alessandria capoluogo. Lo dice lei stessa.

 

Rita Rossa, lei ha presentato la Giunta comunale, quali sono gli obiettivi più importanti che si prefigge di raggiungere?

Gli obiettivi sono importanti come sempre, ancora maggiormente in un periodo di grave crisi, ancora di più nella situazione in cui si trova la nostra città. Ho già iniziato a smantellare un castello di privilegi e scelte fastidiose per il cittadino per ridargli fiducia e farlo credere nella politica. Questo è alla base della scelta della mia giunta. L’azione di elaborazione delle commissioni consiliari sarà fondamentale. Anche attraverso risanamento della città potremo ricostruire l’immagine di Alessandria capoluogo: oggi Alessandria non è più un punto di riferimento né tra le città più vicine ne fra quelle della provincia.

 

La sua Giunta è formata al 40% da Tecnici, una cosa mai successa prima nella storia recente di Alessandria.Al Bilancio c’era da aspettarselo, ma gli altri? Perché li ha voluti?

Al Bilancio ho voluto un tecnico esperto in diritto societario, come Pietro Bianchi, un professionista molto stimato, perché gli assets strategici della partecipate ci interessano e ci interessa che esprimano interessi comuni, e ci interessa che rimangano pubbliche, chiuderemo tutte le partecipate che in questi anni hanno solo creato poltrone e hanno prodotto una diseconomia. Ne chiuderemo alcune, ne risaneremo altre,creando terreni di sostenibilità economica.

Le politiche del territorio sono un elemento strategico dell’azione amministrativa: ho voluto un tecnico a capo di questo settore, Marcello Ferralasco, un professionista impegnato nel volontariato anche per le sue caratteristiche personali, per dimostrare come lo svolgersi di un’azione tecnica possa avere anche un cuore. L’urbanistica viene vista come una grande possibilità attorno ad un’idea di ripensamento degli spazi scelte che non pensino al territorio come a una redita immobiliare, ma ripensino il territorio come elemento su cui investire.

Elemento di innovazione sarà green economy con l’idea di una città che sia più smart, più facile

Ho poi chiamato in giunta un altro tecnico, Nuccio Puleio, stupendo molti, perché nel nostro programma ritorna spesso la parola futuro. I bambini ci interessano perché sono il nostro futuro non possono essere appaltati e privatizzati. Nello sguardo e nel sorriso dei bambini misureremo la nostra capacità di risvegliare la speranza. Pensare al futuro ed avere una speranza significa avere delle radici come gli alberi, e le radici sono quelle che ci consentono di avere delle foglie verdi.

 

 

Ci spiega a grandi linee il suo programma?

Logistica, sviluppo della città, modifica delle aree attrezzate, innovazione e ricerca sono tutti progetti che si sono interrotti, ma che sono alla base del confronto.

Il non voto aspetta che sappiamo presentare soluzioni innovative e questa giunta nasce con persone portatrici di molte esperienze.

E’ mia intenzione dare grande spazio alla manutenzione ordinaria ed organizzare meglio la città dal punto vista viabile, creare una città più a misura d’uomo, in cui le relazioni personali siano più facili anche attraverso una migliore organizzazione urbana. È un elemento di attenzione nei confronti dei cittadini che hanno diritto ad una città ordinata, pulita, sicura e bella.

Anche la delega al Commercio che ho mantenuto, è uno degli elementi su cui si gioca la capacità di costruire nuovi modelli di consumo e nuovi modelli culturali; il Commercio non è solo una questione economica e di mercato, ma è anche attraverso il Commercio si esprime un’idea di qualità sociale, di contare sul valore delle persone.

Una giunta, quindi, che non è una crociata di bambini, come qualcuno l’ha definita, ma che insieme alla maggioranza e a tutti coloro che vorranno partecipare, e anche attraverso le critiche prova a scommettere sulle opportunità da costruire.

Questa è la nostra idea di città: risanamento, sviluppo rete e solidarietà senso allargato del governo della città attraverso l’asset strategico delle partecipate. Chiediamo di essere giudicati da questa linea in poi,aprendo alle associazioni, ai giovani, alle opportunità di costruzione di relazioni positive. Ci sono opportunità che non si chiudono qui dentro, vogliamo creare una città viva, accanto all’ idea di trasparenza e di onestà.

10 giugno 2012