Giovedì 7 giugno 2012 alle ore 16 presso la Ristorazione sociale in Alessandria, viale Milite Ignoto n1, si svolgerà un incontro pubblico dal titolo “Messa a fuoco: il progetto Habital si racconta”, preliminare all’inaugurazione, alle ore 18, della mostra fotografica “Click to enter”.

L’incontro propone la riflessione collettiva, a partire dall’esperienza di tre anni del progetto Habital, da diversi punti vista: quello degli esperti dell’Università del Piemonte Orientale e di Torino, quello degli operatori coinvolti nel progetto (Cissaca, Consolidale, Asl AL), quello dei cittadini che porteranno una loro originale testimonianza. L’obiettivo è la restituzione alla città, agli Amministratori locali, alla comunità professionale degli operatori sociali, dei risultati di un lavoro in profondità realizzato grazie all’ascolto dei cittadini, ad una presenza costante nel quartiere, ad un affiancamento delle persone , ad un costante lavoro di integrazione tra gli operatori dei servizi socio sanitari della città. In un tempo di risorse scarse come questo, dove l’impoverimento delle persone mette in discussione diritti fondamentali come la casa e il lavoro, la presenza di operatori sociali direttamente nei territori dove il disagio è più acuto, costituisce un indispensabile intervento preventivo del rischio di frantumazione di tante esistenze.

La mostra fotografica raccoglie una selezione delle immagini scattate durante una giornata di fotografia sociale, realizzata attraverso la partecipazione di fotografi professionisti, operatori, giovani abitanti del quartiere: volti, ambienti interni delle abitazioni, particolari della via che riflettono la profonda complessità e umanità di una zona poco conosciuta della nostra città. Il Progetto Habital ha promosso questa iniziativa con lo scopo di sperimentare, attraverso la fotografia, la possibilità di “fare memoria visiva” dei luoghi del nostro abitare. Con questa azione ci si è proposti infatti di coinvolgere i cittadini in un processo di partecipazione per sviluppare appartenenza al quartiere, riconoscere sogni e bisogni della nostra città catturando immagini che possano narrare emozioni e storie.

6 giugno 2012