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TORTONA: Un’azienda alessandrina chiede il fallimento dell’ATM che ha debiti per 2 milioni di euro


Ingiunzioni di pagamento per oltre 2 milioni di euro per l’Azienda Tortonese Multiservizi, che il Comune ha messo in liquidazione, ma a chiedere il fallimento della società partecipata non è la ditta Sodexo che pure vanta un milione di euro per pasti forniti alle mense scolastiche ma non ancora pagati, ma la ditta Pegaso di Alessandria che vanta un credito di 22 mila euro ed ha presentato istanza di fallimento contro l’ATM.

La conferma arriva dall’ex presidente di ATM Franco Timo nominato dal Comune di Tortona (che detiene oltre il 90% delle quote di ATM) “liquidatore” dell’Azienda. L’udienza per l’istanza fallimentare è già stata fissata per il 15 giugno, ma Timo ha già convocato l’assemblea perché ha intenzione di avanzare una proposta al comune: cioè di vendere le reti del gas e dell’acqua (di proprietà dell’ATM) insieme alla vendita delle azioni dell’ASMT (che gestisce acqua e gas tramite altre società) per rendere più appetibile la vendita delle reti in modo da incassare denaro fresco. Per questo motivo, prima dell’udienza fallimentare, Timo ha convocato l’assemblea dei soci dell’azienda per chiedere il consenso a dare mandato al Comune di Tortona di vendere le reti del gas, di proprietà di Atm, insieme alle quote di Asmt, in quanto diventano molto più appetibili se vendute insieme. In caso contrario la vendita sarebbe più difficile. Entro la fine di maggio dovrebbe essere pubblicato il bando ed entro la fine di giugno, se saranno vendute le reti e le quote, ATM dovrebbe avere i soldi per pagare tutti i creditori. Ma ATM è anche creditore nei confronti del Comune di Tortona anche se quest’ultimo è proprietario al 90% dell’azienda. Si tratta della nota vicenda di fatture pregresse per lavori che risalgono dal 2006 al 2009 per lavori al centro di un contenzioso che ATM diceva di aver effettuato e che invece il Comune ha contestato. E che dovrà essere risolta da un collegio arbitrale che si è già insediato. La vicenda delle fatture contestate si trascina da luglio 2011 quando la dirigente Sabrina Mancini e il segretario Alessandro Parodi misero in discussione, in una lettera, l’obbligo da parte del Comune di pagare a Atm fatture riferite a prestazioni del 2006, 2007, 2008 e 2009.

Per risolvere il problema, il liquidatore di Atm ha deciso di nominare il Collegio arbitrale. L’importo di circa un milione di euro riguarda prestazioni di manutenzione del parcheggio Passalacqua, di gestione del verde pubblico e lavori di manutenzioni varie oltre agli interessi; tutte queste prestazioni però non hanno l’assenso documentale dei dirigenti competenti, anche se sono state cedute in factoring da Atm ad una società. Ad agosto 2011 il consigliere comunale Idv Paolo Ronchetti presentò un esposto alla Guardia di Finanza di Alessandria e alla Procura regionale della Corte dei Conti ma ad oggi a quanto pare nessuno sviluppo.

Il presidente Timo, per scongiurare il fallimento della società spiegherà al giudice l’iter di tutti questi interventi che dovrebbero portare nelle casse di ATM parecchi soldi.

8 maggio 2012

 

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