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TORTONA: “Un danno non vendere prima le farmacie, il Comune deve risponderne. Avevo ragione ma non mi hanno ascoltato”

Il consigliere dell’Italia dei Valori Paolo Ronchetti ipotizza un danno erariale per gli amministratori comunali che non vendettero a sui tempo le farmacie

«Quando feci presente al sindaco che costituire Farmacom dava adito a molti dubbi – dice Ronchetti -Il sindaco e tutto il Consiglio comunale risposero che l’operazione era perfettamente legittima e che le mie dichiarazioni erano strumentali e pretestuose. Successivamente presentai un esposto all’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici che confermò le mie tesi e sancì l’illegittimità di Farmacom. Ora il danno è conclamato e speriamo che gli amministratori responsabili vengano chiamati al più presto col proprio patrimonio a rispondere delle loro azioni amministrative». Il Comune però anzichè ottemperare a quanto disposto dall’Authority decise di chiedere un ulteriore parere alla Corte dei Conti che confermò che l’operazione non era legittima. Nel frattempo il decreto Monti con la nuova suddivisione degli abitanti ha stabilito per i Comuni come Tortona l’obbligo di aprire un’ottava farmacia, che diminuisce il valore e il fatturato di quelle esistenti. A questo punto il Comune si trova ad avere costituito una società illegittima e con due farmacie che valgono molto meno e dalla cui vendita molto probabilmente si rischia di non ricavare neanche i 4 milioni da restituire alla CrAl. «Oltre al danno erariale degli amministratori tortonesi – dice Ronchetti -, le dipendenti, essendo diventate socie grazie a questa operazione imprudente, non hanno più la garanzia del posto di lavoro. Un pasticcio colossale in cui la giunta Berutti si è ficcata per limitare i danni e che invece rischia di diventare un strada senza uscita che coinvolge l’intera collettività tortonese».

11 maggio 2012

 

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