Assoluzione per tutti “perchè il fatto non sussiste” . Così si è concluso il processo per la vicenda dell’immobile comunale del «Voltone», sia per la mancata comunicazione preventiva alla Soprintendenza sia per i reati edilizi. Il fabbricato era stato ristrutturato ed affidato ad una società per la gestione del bar e ristorante, poi chiusi. Gli imputati erano: Enrico Cassola, amministratore della La.Com., la società che ha stipulato la convenzione con il Comune per la ristrutturazione e la gestione del Voltone, difeso da Roberto Tava; Marco Cella, direttore dei lavori, difeso da Rosa Maria Lamberti; Carlo Fiorucci, titolare dell’impresa appaltatrice, difeso da Stefano Ponzano; Francesco Gilardone, l’ingegnere capo del Comune, difeso da Giuseppe Greppi e Fausto Chiesa. Il processo era nato da un esposto degli ambientalisti tortonesi e ruotava intorno all’interpretazione di una norma del Piano Regolatore.

17 maggio 2012