La colpa è della burocrazia se, a due anni e mezzo dalla costituzione della nuova Banca di Credito Cooperativo del Tortonese, la BCCT, l’istituto di credito non è ancora diventato operativo e non è stato ancora aperto lo sportello bancario. Molti dei circa 1.800 soci che hanno regolarmente versato i propri soldi per la costituzione della nuova banca si stanno chiedendo se e quando il progetto andrà in porto, ma il presidente della BCCT Alessandro Scaccheri li rassicura anche per quanto riguarda i soldi che hanno versato.
Per questo motivo ha deciso di scrivere ai tutti per un aggiornamento sullo stato di avanzamento della nuova banca che dopo la sua costituzione avvenuta il 22 novembre 2009 non è ancora operativa.
Dopo il primo “intoppo” dovuto, alla richiesta di aumento del capitale da parte della Banca d’Italia dettato probabilmente crisi, che ha allungato i tempi di almeno un anno, ecco adesso un’altra incombenza: “dopo aver concluso anche l’ultima fase di raccolta del capitale – dice il presidente Alessandro Scaccheri – è stato possibile inviare alla Federcasse di Roma, tutta la documentazione per la prevista prevalutazione per conto della Banca d’Italia che è stata analizzata attentamente. La Federcasse ha fatto pervenire una serie di richieste ed osservazioni a cui stiamo rispondendo. In particolare, nei giorni scorsi abbiamo dovuto chiedere ai circa 250 soci non residenti nell’area di competenza della banca (Tortona e i comuni confinanti – n.d.r.) di certificare davanti ad un pubblico ufficiale il possesso dei requisiti (lavoro o proprietà nel territorio) e stiamo aspettando i riscontri da parte dei soci. Purtroppo l’aspetto burocratico è incredibile: non basta l’autocertificazione ma bisogna che i requisiti vengano certificati da un notaio quindi bisogna invitare le persone a recarsi da un notaio in loco con tutte le difficoltà che questo comporta, Inoltre noi che ci stiamo occupando di far nascere la banca svolgiamo questo lavoro in maniera volontaristica con tutte le difficoltà che questo comporta. Purtroppo questo adempimento è fondamentale per il successo dell’iniziativa. I rigidi vincoli imposti dalla normativa non possono essere evitati e sono analoghi a quelli di casi similari, anche recenti.”
Scaccheri prevede di riuscire a raccogliere tutte le dichiarazioni dei 250 soci entro la fine di maggio. Per 200 la pratica è già risolta ne mancano ancora 50, poi tutto sarà inviato a Federcasse che emetterà il parere per contro della banca d’Italia. A quel punto la banca d’Italia avrà 6 mesi di tempo per autorizzare l’apertura della nuova Banca di Credito di Credito Cooperativo del Tortonese.
Scaccheri rassicura i soci sui soldi che hanno versato che non verranno persi ed anzi fruttano interessi ad un tasso di circa il 3%: “il capitale sociale raccolto – aggiunge Scaccheri – come previsto dalla legge, è sempre depositato su un conto corrente vincolato e fruttifero presso la Banca di Credito Cooperativo di Casalgrasso e Sant’Albano Stura e potrà essere svincolato solo dopo l’avvenuta autorizzazione della Banca d’Italia. La burocrazia purtroppo incombe e la dimostrazione è che l’ultima banca aperta, il credito di Putignano è stata autorizzata dopo ben 7 anni, noi, naturalmente speriamo che l’autorizzazione arrivi entro la fine dell’anno.”
12 maggio 2012