Sei anni dopo la marcia Serravalle – Arquata contro il Terzo Valico alla quale parteciparono 2.500 persone, sabato 26 maggio si svolgerà la seconda marcia attorno ad Arquata toccando alcuni luoghi che subiranno sconvolgimenti irreparabili sull’ambiente e sulla vivibilità di quei territori.
“Arquata – dicono i promotori – è il simbolo di ciò che avverrebbe lungo l’intera tratta, oltre a rappresentare l’unico Comune in cui non si chiedono contropartite in rotatorie, strade e campetti di calcio, ma si dice chiaramente NO secco a un’opera inutile, dannosa, costosissima e senza alcun beneficio per i 100.000 abitanti che le vivono accanto. Un beneficio ci sarà, però, e riguarderà chi la costruirebbe (senza controlli, senza rischi, senza problemi di gestione) , per i partiti e i politicanti che hanno ricevuto tangenti, per i sostenitori della cosiddetta “crescita” fatta di calcestruzzo, di distruzioni ambientali, di cementificazione dei terreni agricoli, di particolarismi gretti, di offuscamento delle intelligenze, della solidarietà, e del legame uomo-ambiente-storia che crea una comunità.”
L’appuntamento è per le ore 15 dinanzi alla stazione ferroviaria di ARQUATA.
Hanno aderito molte associazioni, la FIOM e il sindaco di Arquata.
Per coloro che ritengono di non essere coinvolti, per coloro che pensano che tanto ci pensano altri, per chi ritiene che i tempi siano lunghi o che “Tanto se hanno deciso di farlo lo fanno”, e quindi si defilano, vorrei riproporre una poesia che è una frustata per i pigri mentali, per i lagnosi, per i torpidi, per coloro che sanno solo delegare.
25 maggio 2012