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ALESSANDRIA: Più fatalità che omicidio la morte della 30enne sudamericana

Prende sempre più corpo l’ipotesi che sia stata una fatalità a provocare la morte di Desirèe Daiana Carabali Castillo, la donna di 30 anni, sudamericana trovata dissanguata e cadavere all’interno della sua abitazione domenica mattina in un appartamento al terzo piano di via Paolo Sacco 40, al quartiere Cristo.

La porta vetro in frantumi e i vetri vicino alla giovane fanno propendere gli investigatori più per un infortunio domestico che per un omicidio.

L’ipotesi che sta pendendo corpo è che la donna sia scivolata e sia andata sbattere contro il vetro della porta che si è rotto e l’ha tagliata sul braccio. La donna ha perso i sensi ed è morta dissanguata.

D’altro canto la versione che il compagno della donna, sentito a lungo dai carabinieri, ha trovato riscontro per cui, per il momento, sembra escluso un suo possibile coinvolgimento, anche perché a quanto pare, il giovane ha fatto una ricostruzione della serata e della nottata trascorsa da lui e Desireé prima di separarsi e sembra che quando domenica mattina è stato trovato avesse addosso gli stessi vestiti del giorno precedente che non erano sporchi di sangue.

Soltanto l’autopsia che verrà disposta nei prossimi, giorni, però, potrà fornire delle risposte a questo giallo.

 

14 maggio 2012

 

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