Il presidente della Camera di Commercio di Alessandria giudica positivo l’andamento economico nel 2011 per gli industriali della provincia di Alessandria. Lo ha detto durante la cerimonia di consegna del premio agli imprenditori dell’anno.
Nell’intervento di apertura, il Presidente, Piero Martinotti ha osservato come “l’economia della provincia di Alessandria sia stata caratterizzata, nel corso del 2011, da un quadro congiunturale moderatamente positivo che si è espresso soprattutto in un soddisfacente andamento della produzione industriale e, in particolare, delle esportazioni”. Successivamente ha illustrato il quadro macroeconomico e settoriale dell’economia della provincia in base alle analisi prodotte per l’occasione dall’ufficio Studi camerale nonché ai contributi dell’Istituto Tagliacarne, organismo del sistema camerale, e dell’Unione Italiana delle Camere di Commercio.
Dopo aver affermato che il PIL (Prodotto Interno Lordo) provinciale, cioè il valore complessivo dei beni e servizi prodotti e destinati ad usi finali (consumi finali, investimenti, esportazioni nette) è cresciuto, dello 0,7 per cento, il Presidente della Camera di Commercio ha ricordato come tra gli indicatori settoriali rivestano particolare interesse i dati relativi al sistema delle imprese, all’andamento della produzione industriale, dell’occupazione e del commercio estero provinciale.
“Nel 2011 in provincia di Alessandria – ha detto Martinotti – a fronte del calo fatto registrare dal numero delle imprese (- 385 unità rispetto al 2010) é cresciuta la produzione industriale (+2,8) e, soprattutto, l’export (+25,1) mentre è ancora diminuita l’occupazione (-0,6 per cento) e, di conseguenza, il tasso di disoccupazione è stato del 6,7 per cento, in forte aumento rispetto al 2010”.
Piero Martinotti ha quindi ricordato “la significativa diminuzione delle ore di Cassa Integrazione Guadagni (-8,15 per cento), il calo del numero dei protesti (-14,9 per cento), la crescita dei depositi bancari e degli impieghi bancari, il positivo andamento del settore turistico (+8,93 per cento gli arrivi) nonché l’incremento del numero dei fallimenti (+5,6 per cento) e dei prezzi (+ 2,80), aumento che rende possibile un ritorno alla stagflation (inflazione + stagnazione).
8 maggio 2012