E’ stato il vicino di casa con una telefonata al 113 a capire che una pensionata di 75 anni stava per essere truffata ed avvisare i poliziotti che hanno colto con le mani nel sacco due truffatori che la stavano derubando. E’ accaduto nel primo pomeriggio di lunedì.
L’intervento è stato illustrato durante una conferenza stampa che si è svolta presso la Questura di Alessandria, convocata proprio per sottolineare l’importanza di segnalare ogni minimo movimento sospetto. Ad illustrare l’intervento il capo delle volanti Domenico Papale e il nuovo capo di Gabinetto, Stefano Damonte nominato in sostituzione di Marina de Donato promossa alla Questura di Verbania.
Tutto è accaduto nell’arco di pochi minuti, quando gli uomini della Sezione Volanti, su segnalazione di un condomino che aveva notato due soggetti introdursi nell’abitazione di un’anziana vicina di casa, proponendosi come addetti di una ditta dell’acqua/gas, si sono recati nell’appartamento indicato.
Saliti al piano dell’abitazione, gli agenti hanno trovato la porta socchiusa e, pertanto, sono entrati senza esitazione all’interno, sorprendendo un individuo, il 21enne alessandrino Matteo De Caro, intento a dialogare con l’anziana signora, con il chiaro fine di distoglierne l’attenzione, mentre un secondo soggetto, il 20enne marocchino Youssef Ben Khaffou, è stato notato dai poliziotti provenire dalle camera da letto, ove si era recato all’insaputa della proprietaria.
De Caro e Ben Khaffou, che sono entrambi residenti ad Alessandria, quindi, sono stati arrestati per il reato di “furto aggravato”
Il Questore Filippo Dispenza ha ringraziato il cittadino che ha prontamente segnalato il fatto, invitando tutti a fare altrettanto, perché solo grazie alla tempestività, spesso è possibile individuare ladri, truffatori e malviventi.
La Questura rivolge l’invito a tutti i cittadini di collaborare “meglio telefonare – ha detto Mimmo Papale – anche se si è nel dubbio. Preferiamo recarsi sul posto inutilmente anche nove volte su dieci perché sappiamo che la decima, comunque sarà produttiva.”
Se qualcuno è stato truffato dai due arrestati è pregato di recarsi dalla polizia o dai carabinieri e segnalare il fatto.