I grossisti della droga si nascondevano ad Alessandria e vendevano a Pusher sparsi in diverse parti d’Italia. Persino dalle Marche arrivavano in città per acquistare la droga da loro, ma il traffico, che andava avanti da circa un anno, è stato stroncato grazie ad un’ importante operazione effettuata dai militari del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Alessandria che hanno smascherato due organizzazioni criminali, con a capo soggetti di nazionalità marocchina, dediti al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti principalmente nella città di Alessandria.
Nei giorni scorsi i finanzieri hanno proceduto all’esecuzione di sei misure cautelari, di cui 2 in carcere e 4 con la previsione dell’obbligo o del divieto di dimora, disposte dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Alessandria.
Nei mesi scorsi, nell’ambito dello stesso filone investigativo, erano già state arrestate in flagranza di reato ulteriori 5 persone, di cui 3 italiani e 2 marocchini, che acquistavano droga dalle due organizzazioni criminali smantellate, per poi a loro volta rivenderla.
Le indagini che hanno condotto in tempi successivi a ricostruire compiutamente le strutture criminali e i loro traffici illeciti sono state svolte anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, ambientali e di strumenti di localizzazione satellitare. I luoghi dello spaccio avevano come baricentro la città di Alessandria e in particolare la zona lungo il Tanaro.
Nello stesso contesto investigativo sono stati inoltre denunciati a piede libero altri 3 soggetti, tutti cittadini italiani residenti in Provincia, trovati in possesso di modiche quantità di stupefacente. Sequestrati complessivamente 7 Kg di hashish e 100 grammi di cocaina nonché 3 autovetture utilizzate durante le attività dei banditi
Sono stati infine segnalati alla competenti Prefetture, quali abituali consumatori di sostanze stupefacenti.
Un’operazione importante quella delle fiamme Gialle che ha inferto un duro colpo a questi grossisti della droga che vendevano la merce a pusher non solo della zona ma anche a spacciatori di diversa provenienza, come dimostrano le indagini dei finanzieri.
29 maggio 2012