La vicenda ha origine nel 2008 quando il Comune di Tortona bandisce un concorso pubblico per un posto da dirigente e parte degli atti vengono firmati proprio da Patrizia Ferrari in qualità di dirigente con contratto privatistico in carica e responsabile del settore che si occupa di personale.
La Ferrari poi si iscrive a questo concorso e “lascia” la pratica al segretario e direttore generale cioè Daniele Perotti. Il concorso si svolge nel gennaio del 2009 e viene ampliato a due posti, in quanto nel frattempo era cambiata la legge. Il concorso viene vinto da Claudio Bagnera che si classificò al primo posto, mentre al secondo venne proclamata vincitrice proprio Patrizia Ferrari.
LE VARIE FASI DELL’INCHIESTA
Uno degli esclusi presenta un esposto adducendo il fatto che a bandire il concorso sia stata la stessa persona che è giunta seconda in graduatoria, cioè Patrizia Ferrari. Partono le indagini e si mette in modo la vicenda giudiziaria che dopo diverse udienze finisce la fase preliminare con il rinvio a giudizio dei due dirigenti. Secondo la difesa Patrizia Ferrari, in qualità di dirigente degli affari generali era “obbligata per legge a bandire il concorso” e correttamente ha poi tralasciato la pratica appena si è iscritta, divenendo una concorrente e non avendo più alcuna possibilità di “incidere” sul prosieguo del concorso stesso.
Quasi tute le accuse iniziali che avevano innescato l’inchiesta giudiziaria, però,sono “cadute” durante le indagini: l’unica rimasta ancora “in piedi”, sulla base della quale il GUP ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero e disposto il rinvio a giudizio di Perotti e della Ferrari riguarda il fatto che per assumere il secondo dirigente, non era stata adottata la procedura della Mobilità ma si era attinto dalla graduatoria.
Una scelta che – a detta della difesa – era stata attuata perché non c’erano, al momento dell’espletazione del concorso, né dirigenti provvisoriamente “in comando” provenienti da altre Amministrazioni che lavoravano in municipio, né dirigenti in mobilità che avevano fatto richiesta di venire a lavorare in Comune a Tortona.
Forse il Comune avrebbe potuto ugualmente effettuare un bando di mobilità per il secondo dirigente, ma non era una regola imposta dalla legge: solo una possibile scelta discrezionale e avrebbe sicuramente allungato i tempi senza garantire subito l’assunzione della seconda figura professionale.
“E’ una vicenda giudiziaria singolare – dice Perotti – perché questa procedura è stata adottata da numerosi altri Comuni ed utilizzata in modo del tutto identico a Tortona e non mi risulta siano stati aperti procedimenti giudiziari o amministrativi in merito. E’ sicuramente una situazione sgradevole, ma sono tranquillo. Mi ricorda la vicenda di Paolo Baffi, di Broni, ex governatore della Banca d’Italia, che venne inquisito. Il tempo e la magistratura, però, alla fine danno sempre ragione ai galantuomini.”
“Siamo tranquilli – dice l’avvocato Giuseppe Greppi che difende Patrizia Ferrari – avremmo potuto anche scegliere il rito abbreviato ma così, con il rito ordinario alla fine si chiarisce meglio tutta la vicenda ”
L’udienza è stata fissata per martedì 22 giugno alle 9,30.
18 aprile 2012