“L’ospedale di Tortona e quello di Novi Ligure non esistono più: adesso c’è un unico ospedale e i servizi verranno rimodulati cioè saranno in un ospedale soltanto e non più su due, come invece era finora.” Questo è stato detto ieri sera durante una riunione in Comune a Tortona con i vertici dell’Asl alla presenza del Commissario Mario Pasino e del direttore sanitario dell’ospedale Tortona-Novi (così si chiama adesso) Flavio Boraso.
Il Piano di riorganizzazione dei reparti e delle due strutture è già pronto da qualche tempo, ma nessuno finora ha voluto divulgarlo, forse per paura di creare chissà quale scompiglio tra la popolazione o una sommossa popolare che, a quanto pare, nulla potrebbe cambiare rispetto a quanto già predisposto, oppure, come è stato detto durante la riunione, perché si tratta di un Piano “provvisorio” che dovrà essere avvallato dal futuro Direttore generale dell’Asl che verrà nominato a maggio ed approvato dalla Regione, anche se appare difficile che un Piano a cui hanno lavorato tutti i primari dei due ospedali venga stravolto.
Cosa succederà ai due ospedali? E quali servizi passeranno da un ospedale all’altro? Lo sanno il direttore sanitario Flavio Boraso e tutti i primari dei due nosocomi che hanno partecipato alla stesura del Piano.
Di certo si sa che quasi certamente a Tortona non ci sarà più la Pediatria e forse neppure il reparto di Ostetricia e Ginecologia. Tutti gli altri reparti, intesi come strutture, posti letto prestazioni, rimarranno in funzione, compresa la presenza di due Dea (Dipartimento Emergenza ed accettazione) di due Rianimazioni e Pronto Soccorso ma i servizi specialistici verranno suddivisi: o a Novi Ligure oppure a Tortona.
Qualche anticipazione su quello che potrà avvenire l’ha fornita lo stesso Boraso durante la riunione.
“Ho lavorato su esplicito mandato della Direzione dell’Asl – ha detto Boraso durante la riunione – ho costituito un gruppo con tutti i primari che mi hanno fornito delle indicazioni di massima sui servizi da rimodulare perché è impensabile ed incompatibile con la realtà attuale avere gli stesi servizi a Tortona e Novi ligure cioè a 15 Km di distanza.
Abbiamo un bacino di 130 mila abitanti e abbiamo pensato a dare innanzi tutto servizi fondamentali nei due ospedali poi a rimodulare i vari servizi specialistici”.
IL PROGETTO
Boraso ha anticipato alcune possibili soluzioni ipotizzate all’interno del Piano come l’ematologia e la pneumologia solo a Novi Ligure, l’endoscopia e il centro trasfusionale a Tortona, il Laboratorio analisi a Novi Ligure, ma la microbiologia a Tortona. I prelievi verranno effettuati sempre in entrambi gli ospedali ma le analisi verranno effettuate quasi tute a Novi Ligure; la chirurgia centrale sarà a Tortona mentre a Novi Ligure rimarrà solo la chirurgia generale, l’urologia rimarrà a Tortona e non a Novi Ligure, mentre per l’ortopedia è ancora da vedere, ma con ogni probabilità la sede centrale sarà a Tortona vista la grave situazione che si è verificata l’estate scorsa.
In compenso a Tortona fra breve probabilmente non nasceranno più bambini.
L’OSPEDALE DI TORTONA ERA STATO DECLASSATO
Durante la riunione Pasino ha voluto ricordare che nella prima stesura del Piano Sanitario regionale l’ospedale di Tortona era stato declassato e sarebbe rimasto senza DEA ma semplice Pronto Soccorso con depauperamento dei servizi.
“L’ospedale di Novi Ligure – ha detto Pasino – era leggermente superiore a quello di Tortona e così era stato deciso che quello sarebbe stato l’ospedale cardine del nuovo Piano mentre Tortona sarebbe stato declassato. Poi invece abbiamo lavorato tutti insieme per costruire un unico ospedale e adesso in regione non ci sono più due ospedali ma uno soltanto: l’ospedale Tortona-Novi, un unico ospedale virtuale ma suddiviso in due sedi. Ora dobbiamo lavorare per razionalizzare i servizi tra le due sedi perché non possiamo avere dei doppioni. Tutti servizi verranno garantiti e i posti letto rimarranno, ma ci sarà una razionalizzazione.”
Quale razionalizzazione? Il Piano dovrebbe essere pronto ma è rimasto top secret e, a quanto pare, non lo conoscono neppure i politici.
I cittadini, come sempre, saranno informati solo a cose fatte.
In modo da non poter incidere?
Angelo Bottiroli
25 aprile 2012