Il presidente del Consiglio comunale, Franco Carabetta, interviene in merito alle rimostranze dei Comitati anticaccia che hanno criticato la posizione presa dai partiti che hanno rifiutato di iscrivere all’ordine del giorno dei prossimi consigli comunali la discussione sul referendum contro la caccia in programma il 3 giugno che costerà alla Regione Piemonte circa 22 milioni di euro.
“Quando ci è stata fatta la proposta di iscrivere all’ordine del giorno il referendum regionale contro la caccia – dice Carabetta – abbiamo letto la documentazione ed abbiamo constatato che la data del referendum era già stata decisa, così come era già stato deciso di non accorparlo alle votazioni amministrative ed era anche stato stimato il costo del referendum stesso, Insomma, non c’era nulla da discutere se non il motivo di parlare di un referendum. Abbiamo bocciato l’idea perché pubblicizzare un’iniziativa di questo genere non rientra tra i compiti istituzionali del Consiglio Comunale. Solo per questo motivo.Pubblicizzare lo svolgimento dei referendum spetta ai promotori e non agli organi istituzionali di un Comune. ”