EgregioDirettore,
premesso che sono poco addentro alle questioni “tortonesi” in quanto tutta la mia attivita’ lavorativa l’ho vissuta al di fuori della regione ed a Tortona ho solo la mia famiglia, mi permetto fare una considerazione che, non nego, avrebbe bisogno del conforto piu’ esaustivo di coloro che dirigono ed amministrano la “cosa pubblica.
Non mi risulta che le farmacie siano produttrici di redditi negativi; tant’e’ che l’eventuale acquisto tra privati delle medesime e’ da sempre effettuato a prezzi molto elevati; spesso superiori alle stesse quotazioni di mercato. Detto questo, mi pare perlomeno singolare che a Tortona le farmacie comunali siano, per la loro gestione, un “peso” dal punto di vista economico.
Sarebbe interessante che coloro che sovraintendono e dirigono l’attivita’ in argomento spiegassero chiaramente le ragioni concrete di questa situazione.
Queste per chiaramente si intende nel suo complesso (organico, costi, ricavi ed organizzazione operativaecc).
Sempre a proposito di “cosa pubblica” mi pare singolare, anche se il fenomeno e’ prassi quasi comune, che il passaggio di consegne tra le amministrazioni che si succedono alla guida della Citta’ non certifichino ufficialmente il bilancio del Comune cosi’ da poter individuare quantomeno se e perche’ le situazioni peggiorano o migliorano cambiandone la guida. E se cio’ viene fatto allora ci si aspetterebbe che il Sindaco e gli assessori facciano preciso riferimento a numeri e persone per i dati “ereditati” quando si lamentano che la gestione precedente e’ stata poco oculata. Una prassi che in campo amministrativo ritengo sia necessaria anche per mettere a confronto le amministrazioni con dati di fatto concreti, i numeri, e non semplicemente appellandosi a questo od a quell’altro amministratore senza individuarne le responsabilita’. In nessuna impresa privata chi subentra accetterebbe a scatola “chiusa” l’eredita’.
Sarebbe interessante per chi paga le tasse, ed i loro gettoni di presenza e quant’altro da loro percepito, poter sentire dalla loro viva voce cosa hanno ereditato in termini numerici precisi assumendosi quindi anche la responsabilita’, dovuta altrimenti saremmo in presenza di figure inconsistenti rispetto a piu’ profili, di essere chiamati a rispondere in sedi diverse delle loro affermazioni.
La ringrazio per l’attenzione.
Lettera firmata
28 aprile 2012
le farmacie, purtroppo sono “in rosso” perché il Comune nel tentativo di pareggiare i conti ha chiesto l’anticipo di un canone annuo per molti anni e la Farmacom (Società del Comune quindi sempre lo steso proprietario ma soggetti diversi) per pagare questo anticipo di canone annuo ha chiesto un mutuo. Inoltre all’Iper c’é anche la parafarmacia, quindi qui introiti sono diominuiti.