La Giunta regionale ha approvato in Commissione un pacchetto di dismissioni che dovrebbero, secondo i suoi più che ottimistici calcoli, portare 240 milioni di euro al bilancio nel 2012. Nel pacchetto sono presenti 5 immobili situatiin provincia di Alessandria. Tra loro il caso più eclatante è sicuramente quello della azienda agricola “La Cannona” di Carpeneto-Rocca Grimalda.
L’azienda agricola fa sperimentazione e ricerca in campo vitivinicolo, un ruolo di primaria importanza nelle politiche agricole della Regione. Ora, se si trattasse di vendere qualche parte secondaria dell’azienda, si potrebbe anche capire. Ma l’intenzione è di vendere La Cannona nella sua totalità. Questo vorrebbe dire chiudere un’esperienza molto significativa nel mondo vitivinicolo che ha necessità, per restare su un mercato difficile come quello mondiale del vino, di tecniche innovative e all’avanguardia. Non a caso alla mia domanda su cosa intende fare la Giunta regionale per garantire la sperimentazione nel settore non è arrivata alcuna risposta.
Le altre proprietà in vendita sono una porzione della stabile di via Guasco 1, in Alessandria, dove hanno attualmente sede alcuni uffici provinciali, una parte del Centro assistenza di pronto intervento di Novi Ligure, una porzione della ex caserma Passalacqua di Tortona, Palazzo Callori a Vignale Monferrato, un immobile di pregio in Cartosio.
”Siamo convinti che il programma di dismissioni sia in generale un libro dei sogni – dice Rocchino Muliere – é praticamente impossibile che in una situazione di crisi come quella attuale si riescano a realizzare 240 milioni dalla vendita di beni che spesso hanno una difficile collocazione sul mercato immobiliare. Fanno del resto fede le cifre molto più basse realizzate con le dismissioni in questi anni. Ciò nonostante, siamo convinti che vendere alcune delle proprietà messe nel pacchetto sia un errore che, come nel caso de La Cannona, il Piemonte rischia di pagare in futuro.”
17 aprile 2012