Il film non è male, anzi. Lo diciamo subito per sgombrare il campo da ogni equivoco.
La critica, invece, lo ha stroncato, definendolo uno dei peggiori film di Woody Allen.
Vabbé, la colonna sonora non è il massimo per una città così bella come Roma, ma forse alla fine questa è l’unica cosa stonata del film.
In pochi mesi Allen ha realizzato due film nelle due città più belle al mondo (Parigi e Roma) per cui il paragone diventa inevitabile.
L’atmosfera che il regista ha saputo dare in “Midnight in Paris” non la troviamo certamente in questo film, ma forse perché Roma – a differenza di Parigi – ha molte atmosfere, ed è completamente diversa: non ha un’unica connotazione, per cui è anche difficile dare un unico volto alla città eterna..
La trama, come per i film di Woody Allen è surreale, ma proprio per questo straordinaria.
A reggere il film è uno straordinario Roberto Benigni la vera strar tra un cast davvero eccezionale: mai tanti attori di grande levatura, fra cui una splendida Penelope Cruz, Alec Baldwin e molti altri.
Il film è composto da quattro episodi che sono tenuti insieme solo dallo svolgersi a Roma, città dove tutto può avvenire secondo Allen.
Sono circa altri trenta attori italiani noti e meno noti, tutti ugualmente felici di essere in un film così prestigioso. Spiccano, fra i tanti, Riccardo Scamarcio, Ornella Muti, Lina Sastri, Maria Rosaria Omaggio, Sergio Solli, Giuliano Gemma, Gian Marco Tognazzi.
E poi ancora Vinicio Marchioni, Edoardo Leo, Lino Guanciale, Marina Rocco.
“Quando, qualche mese prima l’inizio delle riprese, sono stato scelto per il film – racconta Alessandro Tiberi avrei voluto gridare al mondo la mia gioia, ma, per contratto, eravamo obbligati al silenzio.
L’esperienza è stata magica. Allen come regista possiede la capacità di mettere gli attori nelle condizioni di lavorare al meglio”. Gli fa eco Alessandra Mastronardi: “Sono arrivata sul set di Allen ansiosa e agitata. Ma ho trovato un clima di impeccabile serenità: il massimo che un attore possa desiderare”.
Naturalmente stiamo parlando di un film surreale in perfetto stile Woody Allen dove il protagonista è un grande Roberto Benigni: impeccabile.
21 aprile 2012