Circa quaranta Sindaci del territorio hanno partecipato ieri all’incontro in Sala consiliare per parlare del temuto accorpamento del Tribunale casalese ad altri della Provincia, con la conseguente chiusura.
«È stato un incontro molto importante e significativo – ha spiegato il sindaco Giorgio Demezzi – perché ha dimostrato la compattezza di un territorio di fronte ad un problema che toccherebbe in primis i cittadini. Il Tribunale di Casale Monferrato, come si è più volte sottolineato, è tra i più efficienti e dà un supporto fondamentale agli abitanti di 52 Comuni».
Durante la riunione, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Casale Monferrato, Pietro Caire, ha spiegato nel dettaglio quali sono i punti su cui si regge la richiesta di revisione della decisione del Governo, racchiusi in una delibera del Consiglio dell’Ordine che è stata inviata non solo all’esecutivo guidato da Mario Monti, ma anche ai presidenti delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato, ai parlamentari del territorio, al presidente della Corte d’Appello di Torino, alprocuratore generale di Torino, ai presidenti della Regione e della Provincia e agli Ordini forensi.
Il Comune di Casale Monferrato, invece, ha presentato una bozza di delibera da far approvare ai Consigli comunali del territorio per poi inviarle a Roma ai rappresentanti di Governo.
«Nella delibera che andremo a discutere e, mi auguro, ad approvare all’unanimità – ha concluso Demezzi – ribadiremo, e cito testualmente, “la ferma opposizione ad ogni decisione governativa che possa comportare l’accorpamento del Tribunale di Casale Monferrato ad altri Tribunali Provinciali limitrofi, con la sua conseguente soppressione”, oltre a chiedere “che il Governo ed il Ministero della Giustizia in sede di riorganizzazione e soprattutto nella fase di valutazione delle caratteristiche dei territori interessati, riconoscano gli aspetti peculiari non solo tecnico-giuridici ma anche socio-economici, nonché geografici della nostra realtà».
7 aprile 2012