Ma se il Comune di Alessandria è “in rosso” e senza soldi, perché oltre 900 persone si candidano per occupare i 32 posti di consigliere comunale? E perché ben 16 persone vorrebbero fare il sindaco pur sapendo che i conti sono disastrati e che a prossima Amministrazione comunale che vincerà le elezioni dovrà fare grande attenzione a come spende i soldi?

Sono le domande che vengono spontanee dopo che oggi, alle 12 sono scaduti i termini per la presentazione dei candidati e delle liste per il rinnovo del consiglio comunale. Elezioni amministrative in programma il 6 e 7 maggio e mai Alessandria ha registrato una così alta frammentazione di liste e candidati.

Sono ben 16.


Il sindaco uscente Piercarlo Fabbio è sostenuto da ben 7 liste:

Pdl, Nuovo Psi e cinque liste civiche ed esattamente Più Alessandria (lista dell’assessore Serafino Vanni Lai) , Piercarlo FA, Punto d’incontro (lista dell’assessore Franco Trussi), pensionati con Fabbio e Ambiente.

Il candidato ufficiale del Partito Democratico, Rita Rossa è sostenuta da 6 liste:

PD, Sinistra ecologia e Libertà, Italia dei valori, Rifondazione Comunisti Italiani e due liste civiche: Moderati con Rossa e Insieme per Rita Rossa sindaco.

 

Il candidato dell’Unione Democratica di Centro (UDC), Giovanni Barosini, è sostenuto da cinque liste:

Udc, I cittadini prima di tutto di Piercarlo Lava, Alessandria Libera, Noi crediamo in chi crede in noi e Unione Democratica per i consumatori.

 

Questi tre candidati con ogni probabilità si  contenderanno il ballottaggio e probabilmente fra questi sarà eletto il futuro sindaco di Alessandria.

Poi ci sono altri 13 candidati che daranno sicuramente “fastidio” ai tre. Prima su tutti a “dare fastidio”  sarà sicuramente Mara Scagni, ex sindaco di Alessandria, alla guida della città prima di Fabbio, sostenuta dalla lista civica “Mara Scagni sindaco”.

Gli altri candidati.

Gianni Vignuolo sostenuto da Alleanza per l’Italia e dalla lista civica Spiga rossa; Corrado Parise sostenuto dalla lista civica Parise per Alessandria – nuvole;  Ezio Sestini con la lista Alessandria Riformista; Angelo Malerba del Movimento cinque stelle di Beppe Grillo; Roberto Sarti per la Lega Nord; Mauro Morando della lista civica “Per la nostra città” ; Renato Kovacic per il Partito Comunista; Graziano Canestri per Forza Nuova; Giovanni Rattazzo sostenuto da due liste civiche Crescere insieme ed Etical; Dino Foresto della Lista civica Politica pulita; Claudio Prigione sostenuto da la Destra e Ri-vivi Alessandria e Luisella Daziano della lista civica “Tua Alessandria”

 

LA SINISTRA FRAMMENTATA E IL PD CON LE OSSA ROTTE?

La prima sensazione che si ha leggendo i nomi dei candidati e i partiti che li sostengono, è la grande frammentazione della Sinistra che si presenta a questa tornata elettorale con ben 6 diversi candidati che possono essere considerati tutti di Sinistra o riconducibili a quella ideologia.

Oltre al candidato ufficiale Rita Rossa che ha vinto le “primarie” del centro Sinistra (ma in lizza erano soltanto due), a dare fastidio a Rossa ci sarà Sicuramente Mara Scagni, ex sindaco ed ex consigliere del Partito Democratico, oltre a Corrado Parise, anch’egli ex dirigente (e di spicco) del Partito Democratico. Un PD, insomma, che di fatto presenta tre candidati. Sempre della Sinistra sono le candidature di Ezio Sestini e Renato Kovacic così come più vicini alla sinistra che alla destra può essere considerata la candidatura di Angelo Malerba.

Siamo convinti che se tutte queste candidature non ci fossero state ed il PD si fosse presentato compatto con un unico candidato, probabilmente Rita Rossa o chiunque altro, avrebbe vinto al primo turno.

 

GLI ALTRI SCHIERAMENTI

La Destra, di fatto si presenta con 3 candidati: a “dare fastidio” a Piercarlo Fabbio ci sono le Claudio Prigione e Graziano Canestri. Due, invece, i candidati per il Centro: Barosini e Vignuolo. Gli altri sono espressione di liste Civiche.

L’unica previsione che si può fare essendo quasi sicuri di non sbagliare è che non ci sarà un vincitore al primo turno, ma i due candidati più votati andranno al ballottaggio. Altra facile previsione è che diversi candidati sindaco con ogni probabilità non riusciranno ad entrare in consiglio perché non raggiungeranno il quorum. Come noto, infatti i consiglieri comunali sono scesi da 40 a 32, di cui 20 di maggioranza e 12 dell’opposizione.

Tutto il resto è aleatorio. Difficile fare previsioni, vista la situazione politico economica in cui si trova l’Italia e il Comune di Alessandria. Di certo, su questa tornata elettorale “pesa” l’incognita Mara Scagni, una candidatura che – siamo convinti – il PD mai avrebbe voluto vedere.

Angelo Bottiroli



3 aprile 2012

Nella foto in apertura le dipendenti dell’Ufficio elettorale preposte a raccogliere liste e candidati