Il sindacato USB che aveva lanciato l’allarme sul modo in cui secondo il sindacato viene gestita la Casa di Riposo a Valenza, incassa i primi consensi: “a distanza di 4 mesi dagli esposti presentati ai vari enti – dice il segretario provinciale dell’Unione Sindacale di Base, Giovanni Maccarino – e dopo aver interessato Ministro della Salute, Presidente della Regione, l’assessore regionale della Sanità, aver seguito e sollecitato assiduamente le pratiche sulle problematiche della casa di riposo di Valenza in gestione alla Cooperativa Sociale Punto Service, un primo responso è arrivato dall’ASL tramite l’UVG (unità valutativa geriatrica) che ha confermato quanto USB sosteneva e cioè la mancanza di personale, circa 3 unità, parametri previsti dalle norme vigenti (Deliberazione della Giunta Regionale del 30 marzo 2005, n°17-15226).”
Secondo il sindacato questo risultato conferma l’ingiusto licenziamento di 3 operatori per i quali il sindacato si attende il reintegro al lavoro, lo sfruttamento del personale che ha lavorato con tre unità in meno che invece erano necessarie e, sempre a dire del sindacato, la carenza dell’assistenza fornita agli ospiti con seguente alla mancanza di personale.
“A questo punto – conclude Maccarino – vista la carenza di organico e le rette pagate per l’intero importo, ritenendo vi siano le condizioni di recupero di benefici non usufruiti in precedenza, l’USB ha messo a disposizione il proprio ufficio legale per intraprendere le cause per i dipendenti e ospiti o parenti. Questo primo responso è gratificante e mette in risalto sia la competenza di USB, unica Organizzazione sindacale che si è subito mobilitata contro questa situazione, sia una totale indifferenza da parte della Giunta e Consiglio Comunale e associazione Valenza Anziani sull’appalto ad una cooperativa sulla quale, a nostro avviso si aprono forti dubbi.”
11 marzo 2012