Sono ben 440, suddivisi in 19 colonie, i gatti randagi che vivono a Valenza. Risulta da un censimento fatto dall’ufficio tecnico Ecologia e Ambiente del comune che si è recentemente occupato del problema del randagismo felino, stilando un piano di intervento per porvi rimedio.
“Il primo passo importante – dice il vicesindaco Paolo Soban – è stato appunto il censimento delle colonie di gatti presenti sul territorio cittadino. Sui 440 gatti presenti due terzi risultano essere femmine, purtroppo soltanto in minima sterilizzate. Fino ad oggi dei gatti si stanno occupando dei volontari, i quali hanno provveduto, a proprio carico, a distribuire razioni di cibo quotidiane e a garantire le minime cure mediche indispensabili. Stiamo parlando di un piccolo gruppo di persone che amorevolmente accudisce questi animali e si preoccupa di rendere idonei i luoghi di vita delle colonie per poter così migliorare le loro condizioni di vita.”
Il tema principale su cui verte il programma che il Comune ha intenzione di realizzare è quello di poter garantire a questi felini delle cure mediche adeguate alla loro condizione randagia, ed anche e soprattutto, finalizzato al controllo delle nascite.
“Lo strumento principale attraverso il quale si può contrastare la lotta al randagismo cercando di bloccare la crescita a dismisura – aggiunge Soban – è la sterilizzazione, in quanto la presenza di colonie feline all’interno di un tessuto urbano, è da considerarsi una risorsa per il territorio.
Infatti il gatto libero è un predatore che contrasta possibili invasioni e proliferazioni di ratti, lucertole e vari tipi di insetti. Purtroppo però questi animali sono spesso vittime di abusi e maltrattamenti, senza dimenticare le iniziative, talune volte crudeli, di chi, difficilmente perseguibile, cerca di risolvere il problema (che può causare notevoli disagi ai privati cittadini) personalmente. A tal fine, per tutelare la salute pubblica, l’ambiente e favorire una corretta e civile convivenza tra uomini e animali, è allo studio una “Regolamento Comunale per la Tutela degli Animali d’Affezione” che verrà stilato nei prossimi mesi.”
Il problema però sarà quello di reperire i fondi necessari ad attivare il progetto e procedere alla sterilizzazione dei gatti. Secondo stime effettuato dallo stesso Comune saranno necessari almeno 30 mila euro.
28 marzo 2012