Per mantenere servizi come le mense scolastiche, lo scuolabus, gli asili nido e doposcuola, il Comune ogni anno va “in rosso” di oltre 2 milioni di euro. Entro il 2013 il Comune intendere “recuperare” almeno 784 mila euro, riducendo il passivo di circa il 40%. I conti per ogni singola tariffa non sono stati ancora fatti, ma è probabile che il costo per gli utenti di alcuni di questi servizi verrà quasi raddoppiato.
Gli aumenti (centro estivo a parte) scatteranno dal 1° settembre ma, per ogni servizio, verranno decisi solo nei prossimi giorni, dopo che la Giunta incontrerà i sindacati martedì mattina.
Le misure correttive per risanare il Bilancio comunale sono contenute nella delibera programmatica approvata dalla Giunta nella riunione di ieri sera. In un articolo a parte vengono elencanti tutti gli interventi che metterà in atto l’Amministrazione Comunale, qui vogliamo soffermarci sulle tariffe dei servizi a domanda individuale i cui aumenti preoccupano tantissimi tortonesi.
Dalla tabella allegata alla delibera di Giunta risulta chiara l’intenzione del Comune di effettuare diversi rincari a seconda dei servizi erogati.
Per ora si tratta solo di stime effettuate dal Comune che prevedono un incasso alla fine del 2012 di circa 270 mila euro in più rispetto al 2011 e addirittura un incremento di circa 785 mila euro alla fine del 2013 quando tutti i rincari entreranno in vigore per l’intero anno scolastico.
I numeri parlano chiaro: per il servizio più costoso (e quindi più in perdita) cioè le mense scolastiche che registrano un deficit di 624 mila euro all’anno, il Comune intende recuperare 297 mila euro riducendo il deficit a 327 mila euro e cioè dimezzandolo.
I servizi socio educativi registrano un deficit di 204 mila euro con una copertura del 9,97%. Il Comune intende ridurre questo disavanzo a 130 mila euro.
Il disavanzo dell’asilo nido verrà ridotto da 555 mila euro a 474 mila e questo, a primo acchito, dovrebbe essere il servizio dove gli aumenti saranno più contenuti.
Per i servizi educativi estivi, invece l’aumento scatterà a partire dal 1° giugno prossimo: il servizio risulta in deficit di 128 mila euro e il comune intende portarlo a meno di 100 mila euro.
Molto contenuti dovrebbero essere gli aumenti per lo scuolabus che registra un disavanzo di 203 mila euro e il Comune prevede di ridurlo a 190 mila.
Sono soltanto alcuni esempi che spiegano come sia intenzione del Comune ridurre gradualmente il deficit e anche se l’aumento in percentuale non è stato ancora deciso, stando ai numeri non è difficile prevedere che alcune tariffe potrebbero davvero raddoppiare, anche se l’assessore ai Servizi Sociali Laura Castellano ha più volte assicurato che cercherà di fare il possibile mantenerli a livelli accettabili.
29 marzo 2012