Valgono 5 milioni e 460 mila euro le azioni dell’Asmt che il Comune di Tortona detiene e vuole vendere ai privati per risanare il Bilancio comunale.
Si tratta del pacchetto di maggioranza della società pari al 53,6% delle quote.
Il calcolato é stato fatto da un esperto.
“Il valore economico al 31 dicembre 2011 della quota di capitale di ASMT Servizi Industriali S.p.A. corrispondente alla partecipazione del 53,60 per cento di proprietà del Comune di Tortona risulta compreso tra un minimo di 5 milioni di euro ed massimo di 5,6 milioni. Il valore del pacchetto azionario al 31 dicembre 2011, integrato rispetto al valore economico media del capitale allo scopo di tenere conto del premio di maggioranza atteso in sede di un’eventuale cessione, risulta pari a 5.460.000,00 euro.”
E’ quanto si legge nella perizia che é stata consegnata al Sindaco, Massimo Berutti, e all’assessore alle Partecipate, Daniele Calore, nella giornata di ieri, giovedì 22 marzo.
Una valutazione che è stata effettuata sulla base delle condizioni economiche e di mercato attuali, considerando, altresì, la stima del capitale economico della società nel suo complesso, comprese le società partecipate. Ad ASMT, infatti, fanno capo Gestione Acqua partecipata al 30,58 per cento, Gestione Ambiente al 55 per cento, ChiaraGas al 53,79 per cento, Sfera al 100 per cento e Liag al 2,43 per cento.
“Ieri ci è stata consegnata la perizia – spiega l’assessore alle Partecipate, Daniele Calore – il 4 aprile ne discuteremo in Consiglio comunale e poi procederemo con la pubblicazione del bando per l’alienazione del pacchetto azionario. La nostra intenzione è quella di dismettere la totalità delle quote anche perché non va dimenticato che la legge finanziaria del 2011 riconosce una premialità agli enti che vendono la partecipazione”.
La decisione di vendere l’azienda suscita timore nei tortonesi perché pensano che lasciarla completamente in mano ai privati si perda il controllo delle tariffe, ma il sindaco massimo Berutti, in una recente conferenza stampa aveva spiegato già adesso che il Comune pur avendo il pacchetto di maggioranza dell’azienda, non ha voce in capitolo perché ogni decisione spetta all’Amministratore delegato dell’azienda che é nominato da socio privato di minoranza e per quanto riguarda le tariffe esistono vincoli di legge che non possono essere elusi.
23 marzo 2012