Stanchi dello smog ai massimi livelli con già 54 (su 75) giorni con le PM10 sopra i limiti di legge, gli ambientalisti tortonesi hanno elaborato una serie di proposte, alcune immediatamente eseguibili e con pochissimi costi, altre più impegnative e a lungo termine, per ridurre l’inquinamento atmosferico.
Le proposte sono state inoltrate al sindaco Massimo Berutti con una lettera inviata in questi giorni.
Oltre a una campagna informativa, le iniziative immediatamente realizzabili da parte del Comune, secondo Progetto Ambiente, potrebbero essere: l’estensione dell’Isola Pedonale integrale a tutte le strade del centro pavimentate in porfido (con deroghe ovviamente per i mezzi per lo scarico merci presso gli esercizi commerciali); la revisione dell’Area Ambientale rendendola piùorganica e compatta, la trasformazione dei parcheggi a pagamento in gratuiti nell’aree attigue alle isole pedonali, zone ambientali, Z.T.L. e zone pedonali; la ripubblicazione e pubblicizzazione dell’ordinanza di divieto di tenere il motore acceso durante la sosta degli automezzi; il divieto di accesso a qualsiasi mezzo motorizzato nelle aree antistanti le scuole primarie e secondarie di primo grado al momento dell’ingresso mattutino, visto anche che tutte dispongono di ampi parcheggi nelle vicinanze; la realizzazione di tratti di carreggiata destinati alle biciclette (basterebbe una segnaletica orizzontale in vernice senza per il momento realizzare piste ciclabili che implicano costosi interventi strutturali); un azione capillare di informazione, controllo e sanzione da parte del corpo di Polizia Municipale.
A medio e lungo termine, Progetto Ambiente auspica una revisione della viabilità complessiva della città in modo tale da far defluire il traffico fuori dal conglomerato.
Sotto questo aspetto, interventi urgenti, secondo gli ambientalisti, dovrebbero essere attuati in quelle zone dove il traffico é spesso elevato o congestionato e l’inquinamento atmosferico particolarmente concentrato: é il caso, ad esempio, di Largo Europa o di Don Orione e, nel secondo caso, non si capisce perché nonostante le rotonde di recente realizzazione, non si utilizzi via Don Sparpaglione come via di sfogo alternativa a Corso Don Orione.
Al termine del documento, Progetto Ambiente pone anche l’attenzione, vista l’allarmante situazione, sulla tutela dei lavoratori maggiormente esposti all’inquinamento come i Vigili Urbani che per ore sono costretti ad operare in una situazione non certo ottimale per la loro salute.
“Auspichiamo che gli amministratori comunali e, in particolare, il Sindaco, in quanto responsabile della salute dei cittadini – dicono gli ambientalisti – accolgano le proposte degli ambientalisti o, almeno, si impegnino ad incontrarli per discutere come e quali provvedimenti adottare di fronte ad una situazione grave e fuori legge. In caso di silenzio, resta solo la Procura per difendere la nostra salute e, soprattutto, quella dei nostri figli.”
IL DOCUMENTO CON LE PROPOSTE PER RIDURRE LO SMOG
1. PREMESSA
Questo documento nasce a seguito della grave situazione atmosferica della città di Tortona e di molti altri centri urbani italiani con riferimento all’inquinamento dell’aria da polveri sottili (PM10), attestato dai dati ufficiali, nell’anno 2011 e nei primi due mesi del 2012.
Le proposte per tentare di risolvere il problema e migliorare la qualità dell’ambiente salvaguardando la salute dei cittadini, si rivolgono in particolare alla città di Tortona, ma, con le dovute modifiche, potrebbero essere estese e spendibili anche in molti altri Comuni nei quali la concentrazione di polveri sottili è fuori legge o comunque elevata.
Questo documento vuole essere innanzitutto propositivo e accoglie l’invito a fornire suggerimenti rivolto dal sindaco di Tortona all’associazione Progetto Ambiente.
2. QUADRO AMBIENTALE
“La città di Tortona sorge nel Piemonte sud orientale, 20 km ad est di Alessandria, non lontano dal confine con l’Oltrepò pavese e la città di Voghera. Si trova sulla sponda destra del torrente Scrivia e il quartiere di S.Bernardino è attraversato dal torrente Ossona. A est si trova la collina del “Castello” e a sud si estendono le valli Ossona, Grue e Curone. La parte alta di Tortona si estende su colline. Grazie alla sua posizione la città costituisce un importante nodo autostradale e ferroviario.
Dal punto di vista strettamente ambientale, la città ha presentato e presenta molte criticità connesse sia alla posizione strategica (triangolo TO-MI-GE), che inevitabilmente comporta un traffico veicolare elevato di merci alimentato anche dalla presenza a Rivalta Scrivia di un centro di logistica tra i più grandi d’Europa, sia per la “vocazione” industriale che accomuna gli abitati di grandi e medie dimensioni della Pianura Padana, sia ancora per situazioni, passate o in essere, di elevato impatto ambientale delle quali esporremo più nel dettaglio in seguito.
Al fine di avere un’immagine immediata dello stato dell’ambiente tortonese, può essere particolarmente utile lo studio condotto dall’European Space Agency, in collaborazione con l’Università di Heidelberg, che dimostra come la città di Tortona appartenga alle aree più compromesse a livello mondiale rispetto alle emissioni in atmosfera3.
In un contesto ambientale più ampio, che non interessi solo gli aspetti atmosferici, non si può inoltre dimenticare che il territorio tortonese e circostante è ed è stato in passato compromesso da gravi episodi come il ritrovamento nel 1985 di migliaia di bidoni contenenti sostanze tossiche seppelliti sulle rive del torrente Scrivia, di cui una parte recentemente rinvenuta in Località Cadano (Carbonara Scrivia) a monte del corso orografico del torrente stesso.
Sempre a monte di Tortona, a Serravalle Scrivia, si trova il SIN (Sito di Importanza Nazionale) dello stabilimento dell’ex Ecolibarna non ancora bonificato, come ancora non bonificati risultano attualmente i bidoni tossici riemersi in Località Cadano.
Si potrebbe, poi, soffermarsi, sulla presenza di stabilimenti fortemente impattanti dal punto di vista ambientale presenti in zona, dei quali peraltro l’associazione Progetto Ambiente si è spesso occupata, ma lo scopo di questo documento non è di entrare nel dettaglio, bensì di fornire un quadro di massima dal punto di vista ambientale nel quale si colloca la città di Tortona per affermare che, in una tale situazione, il significativo aumento di inquinamento atmosferico rappresenti un elemento aggravante della già fortemente compromessa situazione ambientale della città.
Il fatto, poi, che Tortona sia in preoccupanti condizioni ambientali è confermato, se non ricordiamo male, da una disposizione regionale che, a seguito di una classificazione delle aree dal punto di vista dello stato dell’ambiente, colloca la zona di Tortona nella categoria peggiore prevedendo l’obbligo di misure compensative nel caso di insediamenti di significativo impatto ambientale.
In questo quadro ambientale preoccupante, l’associazione Progetto Ambiente ritiene che si debba, sia per legge che per doverosa tutela della salute dei cittadini, ridurre il più possibile le emissioni inquinanti in atmosfera.
3. DESCRIZIONE DELLE POLVERI SOTTILI PM10 ED EFFETTI SULLA SALUTE
“La sigla PM10 identifica materiale presente nell’atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico è uguale o inferiore a 10 μm, ovvero 10 millesimi di millimetro.
È costituito da polvere, fumo, microgocce di sostanze liquide denominato in gergo tecnico aerosol: esso, infatti, è un insieme di particolati, ovvero particelle solide e liquide disperse nell’aria con dimensioni relativamente piccole. Queste particelle presenti nell’atmosfera sono indicate con molti nomi comuni: polvere e fuliggine per quelle solide, caligine e nebbia per quelle liquide.
Le principali fonti di PM10 sono:
• Sorgenti naturali: l’erosione del suolo, gli incendi boschivi, le eruzioni vulcaniche, la dispersione di pollini, il sale marino
• Sorgenti legate all’attività dell’uomo: processi di combustione (tra cui quelli che avvengono nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, in molte attività industriali, negli inceneritori e nelle centrali termoelettriche), usura di pneumatici, freni ed asfalto
4 – PM10 – Effetti sulla salute
L´inalazione e la deposizione delle polveri nell´apparato respiratorio Nel caso specifico delle polveri, la proporzione di quelle presenti in sospensione (1) nell´aria che vengono inalate dipendono dalla velocità e direzione di spostamento dell´aria vicino all´individuo, dalla sua frequenza respiratoria e dal tipo di respirazione (nasale od orale).
Le particelle inalate, si possono depositare in qualche tratto dell´apparato respiratorio, oppure essere espirate.
Se le particelle depositate sono liquide o solubili possono essere assorbite dai tessuti in qualsiasi punto dove si 4 Fonte: Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Pm10
Fonte: http://www.arpa.emr.it/pubblicazioni/aria/generale_120.asp#
depositano e provocare dei danni intorno a tale punto, se sono corrosive o radioattive o in grado di avviare qualsiasi azione locale.
Le particelle insolubili possono essere trasportate, in base alle loro dimensioni, verso altre parti del tratto respiratorio o del corpo, dove possono essere assorbite o provocare danni biologico.
L´aria inquinata causa malattie?
Non vi sono più dubbi sul fatto che l´inquinamento atmosferico rappresenti un rischio per la salute umana, pur se, ancor´oggi, per molte delle sostanze nocive facenti parte della miscela complessa che costituisce l´inquinamento atmosferico gli effetti non sono del tutto noti.
L´inquinamento atmosferico non agisce soltanto sull´apparato respiratorio; infatti batteri, virus e allergeni come i pollini, o le sostanze contenute nel fumo di tabacco possono causare anche altri disturbi a livello più generale così come le sostanze inquinanti presenti nell´aria.
Ad esempio, gli idrocarburi volatili e il monossido di carbonio penetrano nei polmoni e raggiungono il cervello ed altri organi tramite il sangue, così come le particelle di metalli di dimensioni piccolissime raggiungono il sangue e si possono depositare nelle ossa, nei denti e nei reni. Già piccole quantità di piombo hanno effetti sulle facoltà cerebrali dei bambini. Il particolato infine provoca effetti anche sul sistema cardiocircolatorio.
Le vie respiratorie possiedono una serie di “meccanismi di difesa” contro le sostanze estranee che penetrano in esse.
Le vie aeree superiori sono rivestite da una mucosa, costituita soprattutto da cellule cigliate (munite cioè di piccolissimi peluzzi) e di cellule caliciformi (che secernono muco).
Le ciglia delle cellule si muovono a onda, in modo coordinato; cosi´ trasportano la sottile patina di muco e le sostanze estranee che vi restano attaccate verso la cavità orale, dove vengono inghiottite.
Inoltre fra le cellule della mucosa vi sono le terminazioni di finissime fibre nervose le quali possono essere irritate dalle sostanze nocive presenti nell’aria, e possono determinare una contrazione della muscolatura dei bronchi, un aumento della secrezione di muco e provocare la tosse.
Le sostanze nocive che penetrano nelle vie aeree possono, sia a seguito di esposizioni acute (cioè di breve durata) che di esposizioni croniche, danneggiare in vario modo tutti questi meccanismi di difesa.
5 – Gli effetti sulla salute delle particelle sospese
Esiste un livello di esposizione a particelle in sospensione al di sotto del quale non ci sono effetti avversi sulla salute della popolazione?
Gli studi epidemiologici hanno evidenziato una relazione lineare fra l´esposizione a particelle ed effetti sulla salute.
Vale a dire, che quanto più e´ alta la concentrazione di particelle nell´aria tanto maggiore è l´effetto sulla salute della popolazione.
Allo stato attuale delle conoscenze, secondo l´Organizzazione Mondiale della Sanità non e´ possibile fissare una soglia di esposizione.
Per uesto motivo, l´OMS non fornisce un valore guida di riferimento per le particelle, ma indica delle “funzioni di rischio” per i diversi effetti sulla salute.
Nelle persone sensibili (come gli asmatici e le persone con malattie polmonari e cardiache preesistenti), c´è ragione di temere un peggioramento della meccanica respiratoria (diminuzione della funzione polmonare) ed uno scatenamento di sintomi (es. tosse o un attacco di asma), nonché un´alterazione dei meccanismi di regolazione del cuore e della coagulazione del sangue.
Nell´ultimo decennio, numerosi studi epidemiologici hanno evidenziato un´associazione tra i livelli di inquinanti atmosferici a cui la popolazione è normalmente esposta nelle città ed una serie di effetti negativi sulla salute.
Tali studi sono stati condotti in numerosi Paesi del mondo, con criteri rigorosamente scientifici ed hanno fornito risultati riproducibili.
Nella maggior parte di questi studi l´inquinamento atmosferico e´ stato determinato dalla presenza nell’aria delle particelle in sospensione, di ossidi di azoto (NOx), di anidride solforosa (SO2) e di monossido di carbonio (CO).
Tuttavia, nell’insieme degli studi, le particelle in sospensione (e soprattutto le frazioni di più piccole dimensioni come ilPM10 e il PM2,5) sono risultate l´indicatore di qualità dell´aria più consistentemente associato con una serie di effetti avversi sulla salute. Gli studi hanno evidenziato un eccesso misurabile di esiti clinici dell´inquinamento da particelle.
Tali effetti sono sia di tipo acuto, ossia si manifestano nella popolazione nei giorni in cui la concentrazione degli inquinanti è più elevata (aggravamento di sintomi respiratori e cardiaci in soggetti predisposti, infezioni respiratorie acute, crisi di asma bronchiale, disturbi circolatori e ischemici), sia di tipo cronico, ossia si presentano per effetto di un´esposizione di lungo periodo (sintomi respiratori cronici quale tosse e catarro, diminuzione della capacità polmonare, bronchite cronica, ecc.).
L’associazione Progetto Ambiente ritiene URGENTE E INDIFFERIBILE che l’amministrazione comunale adotti provvedimenti efficaci per ridurre l’inquinamento atmosferico visto anche che, stando a questi dati, le azioni finora intraprese dal Comune non sono servite a garantire il rispetto della legge in materia e, secondo noi, la salute dei cittadini.
6. SITUAZIONE URBANA
Dal momento che anche di domenica il livello medio di concentrazione di PM10 è risultato elevato, ci sembra abbastanza ragionevole ipotizzare che la causa principale sia riconducibile al traffico veicolare.
Il 19/02/2011, domenica di “chiusura al traffico” effettuata, tuttavia, senza controlli agli ingressi delle zone di limitazione, la concentrazione di media è risultata superiore al triplo del consentito (171 μg/m³) mentre il 26/02/2011, altra giornata di chiusura al traffico ma questa volta con controlli della Polizia Municipale agli ingressi, la concentrazione di PM10 è stata di soli 21 μg/m³.
Se da un lato questi dati dimostrano che un controllo più capillare sul traffico può consentire un significativo miglioramento della qualità dell’aria, d’altro canto mettono in evidenza che – senza provvedimenti rigorosi – l’aria di Tortona resta fortemente inquinata anche nei giorni festivi.
Prima di proporre proposte risolutive al problema, è pertanto necessario fare un’analisi della situazione urbana della città e dei costumi degli abitanti per quanto concerne l’utilizzo dei veicoli.
6.1. Viabilità
La conformazione del tessuto urbano consta sostanzialmente di un nucleo storico, di un’area esterna al centro storico a forte flusso viabilistico per la presenza di servizi (stazione ferroviaria, scuole, uffici comunali, uffici postali, diverse banche, ecc.) e alcuni iper e supermercati (Esselunga, Coop, Ekom, ecc.) ed un’area verde riconducibile al Parco del Castello.
All’esterno del conglomerato urbano insiste una circonvallazione a valle ad altissimo traffico anche per la presenza di centri logistici (Rivalta Scrivia) e di altrettanti ipermercati esterni alle prime cinture della città (Iper, Carrefour, ecc.) ed una viabilità a monte relativamente poco utilizzata a causa della sua conformazione.
Il piano viabilistico della città di Tortona è abbastanza datato: non ricordiamo sostanziali modifiche nemmeno a livello progettuale da almeno dieci anni ed il flusso viabilistico, almeno secondo la nostra opinione, tende a concentrare il traffico verso il centro e nella prima area esterna al nucleo storico invece che deviarlo fuori dall’abitato, soluzione che risulterebbe abbastanza opportuna vista la presenza di numerosi parcheggi, gratuiti o a pagamento, a poca distanza dall’abitato nucleare e capienti come quello antistante la piscina Dellepiane, piazza Porta Ticinese, la caserma Passalacqua, il parcheggio del cimitero.
La situazione, inoltre, dei deflussi viabilistici verso e dalla città presenta alcuni nodi critici identificabili nell’accesso o uscita attraverso il ponte dello Scrivia e nell’accesso o uscita da Corso Don Orione.
Non si può infatti escludere che l’apertura domenicale dei numerosi ipermercati e supermercati influisca sul traffico cittadino. Il flusso autoveicolare per ragioni di lavoro, infatti e soprattutto per i servizi, si concentra nelle ore di punta (poi la gente lavora in strutture, quindi non usa l’auto), mentre quello per altri scopi sembra essere più diluito nell’arco temporale giornaliero e, ricordiamolo, i dati sono proprio su base media giornaliera.
6.2. Isole pedonali e Z.T.L.
A Tortona è presente un’isola pedonale che interessa un tratto parziale della Via Emilia: da Largo Borgarelli all’incrocio con Via Ammiraglio Mirabello e Via Passalacqua con la significativa eccezione di Piazza Duomo e della vicina Piazza Gavino Lugano.
Un altro tratto della via centrale, come già segnalato inutilmente da questa associazione, che coivolge la porzione da L.go Borgarelli all’ingresso del Pronto Soccorso, fiancheggiando piazza Malaspina, viene indicata nei cartelli come “Isola Pedonale” ma non può essere ritenuta tale in quanto prevede ampie deroghe di accesso ad autoveicoli, pertanto è da ritenersi Zona a Traffico Limitato.
Considerazioni
Per quanto fin qui espresso e vista la situazione a nostro avviso assolutamente obsoleta e inadeguata del comune di Tortona rispetto al traffico, l’associazione Progetto Ambiente manifesta la preoccupazione per lo stato della salute e dell’ambiente della città e formula le proposte esplicitate di seguito chiedendone l’accoglimento e l’attuazione da parte dell’amministrazione comunale.
7. PROPOSTE DELL’ASSOCIAZIONE “PROGETTO AMBIENTE”
In linea generale riteniamo urgente l’adozione di provvedimenti preventivi, ma anche sanzionatori finalizzati al miglioramento della qualità dell’aria della città di Tortona, ma ci rendiamo conto che un’operazione sistematica in questo senso necessiti anche di un’informazione dettagliata veicolata ai residenti che spieghi le motivazioni delle scelte e che si soffermi in particolare sugli aspetti riguardanti i danni alla salute causati dall’inquinamento atmosferico, in modo da far comprendere ai cittadini che esiste una corresponsabilità della società civile e che le azioni sono finalizzate al bene di tutti e, soprattutto, delle fasce più deboli (bambini, anziani).
Alcune delle proposte riportate di seguito sono, a nostro avviso, immediatamente eseguibili, altre richiedono interventi più articolati e complessi.
7.1. Proposte immediatamente eseguibili
Campagne di sensibilizzazione
Una volta decisi i provvedimenti da adottare il Comune di Tortona potrebbe informare/sensibilizzare i cittadini attraverso:
✔ un opuscolo da diffondere a tutte le famiglie
✔ una lettera da inviare a tutti i cittadini (ad es. allegandola alle bollette di questa o quella utenza:
potrebbe essere l’utenza dello smaltimento R.S.U. essendo – a differenza di altre – riconducibile ad un
unico gestore)
✔ l’azione capillare del corpo di Polizia Municipale che, solo per un primo breve periodo, può informare
chi commette infrazioni invece che sanzionare
✔ la pubblicazione di manifesti affissi negli appositi spazi cittadini
✔ la collaborazione con le associazioni, non solo ambientaliste ma anche, ad esempio, interculturali che
potrebbero veicolare i messaggi anche ai cittadini di lingua straniera: in questo caso sarebbe altrettanto opportuno che l’opuscolo, la lettera e le pubblicazioni fossero anche nelle lingue delle comunità di migranti più presenti in città (rumeno e arabo).
Estensione delle Isole Pedonali e delle Zone a Traffico Limitato, revisione dell’Area Ambientale
L’ampliamento di zone di limitazione del traffico sarebbe sicuramente un’azione immediatamente efficace.
In questo senso si propone:
✔ l’estensione dell’Isola Pedonale integrale di via Emilia a tutte le carreggiate del centro storico pavimentate in porfido
✔ la revisione dell’Area Ambientale rendendola più organica e compatta e con limitazioni del traffico più severe: le attuali limitazioni in zone esclusivamente residenziali potrebbero essere spostate nel concentrico e potrebbero essere esclusi dal divieto di accesso e transito nelle Aree Ambientali solo le autovetture Euro 4 o superiore, quelle alimentate a metano/GPL, le autovetture elettriche e ibride, i mezzi di soccorso e di polizia, i mezzi destinati al trasporto di portatori di handicap
✔ nel caso di via Emilia o di altre strade sottoposte a limitazione integrale o parziale del traffico nelle quali sono presenti esercizi commerciali, potrebbe essere prevista una deroga (ad esempio in orario antimeridiano) per i soli mezzi destinati allo scarico delle merci presso i suddetti esercizi commerciali
✔ al fine di agevolare l’accesso alle aree pedonali o a Z.T.L. potrebbero essere trasformati in gratuiti (con disco orario ad esempio di 2 ore) i parcheggi a pagamento attigui a suddette aree; in questo senso occorre dire che la città di Tortona possiede già ampi parcheggi appena esterni al nucleo storico come Piazzale Porta Ticinese, la Caserma Passalacqua, Piazza Milano, Piazza Allende, il parcheggio del Lavello, il parcheggio del Cimitero, il parcheggio di Loreto: non tutti sono a pagamento e alcuni spesso presentano numerosi posti liberi; va detto che un’eventuale trasformazione di questi posteggi da blu a gratuiti comporterebbe un minore introito per le casse comunali, ma tale mancanza sarebbe compensata da sanzioni rigorose rispetto a chi, anche di fronte alla possibilità di un parcheggio gratuito, infrange il divieto di accesso nelle aree pedonali, ambientali o Z.T.L. ed in ogni caso il vantaggio per la salute dei cittadini non sarebbe certamente equiparabile alla pur comprensibile necessità del Comune di avere introiti da alcuni parcheggi a pagamento (la cui entità non crediamo modifichi sostanzialmente il bilancio)
Ordinanza di divieto di tenere il motore acceso
L’ordinanza esemplare e quasi unica che ci risulta in vigore nella nostra città e che vieta di tenere acceso il motore dell’auto per più di un tot tempo è da molti ignorata e, forse, non è mai stata fatta rispettare.
In una situazione come quella attuale, di elevatissimo inquinamento atmosferico, pensiamo che questa disposizione debba essere recuperata, rivista, pubblicizzata e fatta rispettare.
Per questo l’associazione Progetto Ambiente propone che il Comune di Tortona:
✔ ripubblichi l’Ordinanza Comunale vietando che chiunque (fatta sola eccezione per i mezzi di polizia e di soccorso e per le fermate stabilite dal codice della strada come semafori, passaggi pedonali, stop, “dare precedenza”) all’interno del territorio comunale lasci il motore del veicolo acceso per più di un minuto sia in sosta che in fermata; in caso di infrazione l’ammenda potrà essere più severa nel caso in cui avvenga in aree ambientali o Z.T.L.
Accessi alle scuole – Tutela dei minori
Rispetto alle emissioni in atmosfera, la direttiva 99/30/CE, recepita in Italia dal Decreto Ministeriale 2 aprile 2002, n. 60, pone l’attenzione sulla necessità che i minori siano particolarmente tutelati.
Come già più volte sottolineato, la situazione agli ingressi delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Tortona risulta abbastanza preoccupante e necessita, a nostro avviso, di provvedimenti immediati.
Dal momento che esistono già tempi di chiusura integrale delle strade adiacenti agli ingressi delle scuole nei momenti di uscita, ci sembra ovvio supporre che applicare simili modalità anche nei momenti di ingresso (intorno alle ore 7,50 – 8 del mattino) non possa essere incompatibile con la viabilità cittadina.
Peraltro occorre notare che, per quanto riguarda tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado, esistono ampi parcheggi a poca distanza dagli ingressi degli edifici: vicino alla Scuola Primaria “S. D’Acquisto” e alla Scuola Secondaria di I Grado “L. Valenziano” distaccamento di Viale Kennedy esiste il parcheggio antistante la Scuola “Mary Poppins” e numerosi parcheggi anche nelle strade viciniore; vicino alla Scuola Primaria “G. Rodari” esiste l’ampio parcheggio dell’area dell’ex stabilimento Orsi; vicino alla Scuola Primaria del I Circolo e antistante la scuola secondaria di primo grado “L. Valenziano” sede di Via Cavour esiste il parcheggio di piazza Allende e il parcheggio della Caserma Passalacqua.
Ora, se da un lato può risultare fastidioso imporre lo sforzo ai genitori che si recano al lavoro di mattina di alzarsi cinque minuti prima per dover accompagnare i propri figli a scuola per un brevissimo tratto a piedi, non si può neanche accettare che, forse solo per pigrizia o disorganizzazione dei “grandi”, i minori accedano a scuola mentre decine e decine di automobili scaricano gas inquinanti appresso a loro.
Per questi motivi si propone:
✔ la chiusura del traffico autoveicolare (fatta solo eccezione per gli scuolabus) dei tratti di strada, in entrambi i sensi di marcia, antistanti gli ingressi delle scuole primarie e secondarie di primo grado della città di Tortona, sino ai parcheggi più vicini
Piste ciclabili
L’attuale totale assenza di piste ciclabili nella città, nonostante molti cittadini utilizzino questo mezzo sia per la facilità e velocità di spostamento che per la praticità ed economia del mezzo, è sicuramente una situazione con pochi eguali in Italia e in Europa, almeno per una città con più di 25mila abitanti.
La situazione rispetto alle Scuole dell’Infanzia sembra meno problematica in quanto gli ingressi sono scaglionati.
La realizzazione di piste ciclabili con apposita pavimentazione, delimitazioni in cordoli, segnaletica orizzontale e verticale (che peraltro ci risulta programmata dalla vigente amministrazione comunale) richiede ovviamente impegni di spesa elevati in un momento di crisi di tutti i settori, compreso quello pubblico.
Se il ritardo nell’istituzione a Tortona di percorsi ciclabili è dovuto a questo fattore, proponiamo che si realizzino, come è possibile fare, tratti di carreggiata destinati esclusivamente al traffico ciclistico delimitati da una linea gialla in vernice e apposito simbolo ripetuto nel tratto e segnalati da cartelli verticali.
Questa opzione potrebbe risultare immediatamente eseguibile a basso costo ed efficace in attesa che si possano realizzare piste ciclabili complete.
Rispetto alle piste ciclabili sarebbe inoltre opportuno che avessero un senso logico: dovrebbero collegare i luoghi più significativi ed utili della città attraversandola dal quartiere di San Bernardino all’Oasi e includendo nel percorso il Comune, le Poste, il cimitero, le banche, le scuole, i supermercati, il centro storico.
Il fatto che la via Emilia sia isola pedonale e che tale isola possa essere ampliata a tutte le strade in porfido del centro, offre già un’ampia porzione di via ciclabile, andrebbero solamente identificati e realizzati tragitti ciclabili in Corso Don Orione, Corso Alessandria, corso Romita, Via Rinarolo, Via Emilia fino all’Iper e al quartiere Oasi: si tratta in quasi tutti i casi di strade con ampia carreggiata, per cui l’operazione non dovrebbe risultare particolarmente complicata.
Controllo
Come già accennato, nel caso in cui il Comune di Tortona si doti di nuovi sistemi che abbattano l’inquinamento atmosferico intervenendo prevalentemente sul traffico autoveicolare, è necessario che alla campagna di sensibilizzazione proposta subentri in breve tempo un’azione rigida di controllo e sanzione delle infrazioni da parte del corpo di polizia al fine di evitare che i provvedimenti rimangano solo inutili azioni sulla carta e niente più.
Proposte che richiedono tempi più lunghi
Revisione della viabilità cittadina
Il fatto che, come abbiamo sottolineato in precedenza, la viabilità cittadina non sia rivista da parecchi anni e che, a quanto ci sembra, tenda a far confluire il traffico verso il concentrico urbano invece che all’esterno, rende la situazione del traffico tortonese obsoleta e poco funzionale.
A parte l’inquinamento atmosferico aumentato in maniera preoccupante, dall’ultima applicazione del Piano Traffico la città di Tortona si è trasformata in modo significativo: sono sorti nuovi supermercati, sono stati costruiti nuovi ed interi quartieri (come in Strada Viola – “Via Guala 1000”) che ospitano centinaia e centinaia di persone, sono stati trasferiti uffici pubblici come il Palazzo Comunale ma non solo, sta per essere modificata la struttura e l’organizzazione delle scuole, è stato diversificato l’accesso all’Ospedale, ecc.
In quest’ottica è necessario ripensare la viabilità in modo che sia più funzionale e che converga le auto verso i grandi centri commerciali senza passare per il concentrico, che eviti il transito inutile per l’abitato dei veicoli di passaggio o che si spostano da quartiere a quartiere esterno.
Una soluzione, visto anche il problema della congestione del traffico sul Ponte dello Scrivia, arriverà sicuramente con la nuova tangenziale a valle, ma non si può escludere neanche l’ipotesi di favorire il deflusso in uscita a monte che da Viale Milite Ignoto per Salita Santa Barbara esca infine sulla strada provinciale per Viguzzolo o sulla strada statale per Voghera impedendo l’accesso al centro storico da Via Sarina e da Via Alle Fonti.
Esistono, poi, strade ad alta criticità dal punto di vista del traffico, in particolare Corso Don Orione e Largo Europa.
Nel primo caso, nonostante la realizzazione della rotonda al termine di Viale Kennedy e Via Don Sparpaglione occorre osservare che la stessa Via Don Sparpaglione, che corre quasi parallela a Corso Don Orione, è sotto utilizzata e il traffico si concentra quasi esclusivamente sull’altro lato. Si potrebbe ipotizzare un utilizzo delle due strade a senso unico inverso per distribuire meglio il traffico.
Sempre a San Bernardino, l’accesso al già citato nuovo quartiere di “Via Guala 1000” avviene quasi esclusivamente attraverso Strada Viola e il prolungamento di via Guala, mentre la realizzazione di un piccolo ma ampio ponte di collegamento attraverso Via Artom decongestionerebbe sicuramente il traffico, spesso inutile, di Strada Viola e Via Guala.
Largo Europa, invece, ci risulta essere diventata ad alto traffico in particolare dopo l’apertura dell’ipermercato Esselunga nel luogo dove sorgeva lo stabilimento della CMT.
Anche in questo caso occorrerebbe far defluire il traffico per altre vie, magari istituendo il doppio senso di marcia in Via Saccaggi di modo che le auto possano poi defluire all’esterno attraverso zona Dellepiane o rientrare attraverso Viale De Gasperi e poi Via Emilia.
8. TUTELA DEI LAVORATORI A RISCHIO
Nell’attesa e nella speranza che l’amministrazione comunale di Tortona accolga, in parte o in toto e con le eventuali modifiche del caso, i nostri suggerimenti e vista l’attuale qualità dell’aria della città, l’associazione Progetto Ambiente si sente in dovere di esprimere un’ulteriore forte preoccupazione nei confronti di quei lavoratori maggiormente esposti ed in particolare del corpo di Polizia Municipale e chiede che il Comune e il Comandante del corpo, in collaborazione con le organizzazioni sindacali, predispongano strumenti di prevenzione e sicurezza atti a tutelare la salute dei lavoratori più esposti come, ad esempio, i Vigili Urbani che prestano servizio per diverse ore durante il giorno a diretto contatto con il traffico autoveicolare.
CONCLUSIONI
In attesa di riscontro da parte del Sindaco e dell’amministrazione comunale della Città di Tortona, ai sensi della L. 241/90 e delle disposizioni citate nel paragrafo 1 del presente documento, l’associazione Progetto Ambiente si dichiara disponibile ad incontrare il Primo Cittadino e/o altri amministratori comunali per approfondire le proposte dell’organizzazione scrivente al fine di risolvere il grave problema dell’inquinamento atmosferico della Città di Tortona.
Tortona, lì 25 Marzo 2012