Aumenteranno già da giugno, con l’avvio del centro estivo le tariffe comunali per i servizi a domanda individuale. Questo il primo rincaro, poi, tutti gli altri scatteranno a partire da settembre in concomitanza, con l’avvio del nuovo anno scolastico, ma di quanto aumenteranno questo è ancora top secret perché la Giunta non lo ha ancora comunicato.
Questo quanto emerso nella riunione della commissione Servizi Sociali, presieduta da Laura Pavan, nella quale si è discusso anche della situazione finanziaria del comune .
Per far “digerire” i rincari ai consiglieri comunali, durante la riunione è stato distribuito un prospetto con l’elenco dei servizi a domanda individuale effettuati dal Comune dove vengono anche quantificate le perdite che globalmente ammontano ad oltre 2 milioni di euro, la metà dei quali però, per la casa di riposo per anziani. In pratica, mantenere allo stato attuale tutti i servizi scolastici (asili nido, micronidi e mensa) ed extrascolastici (scuolabus, doposcuola, ludoteca, baby parking, mediamente, centri estivi ed altri) “costa” alle casse comunali circa 1 milione di euro all’anno. Un passivo che il Comune intende drasticamente ridurre.
Per il 2011, i dati relativi ai servizi a domanda individuale fanno registrare una grado di copertura dei servizi pari al 53,71 per cento per il RISS Cora Kennedy, al 25,72 per cento per gli asili nido, al 13,40 per cento per gli altri servizi all’infanzia, al 47,92 per cento per le mense scolastiche e pari al 12,47 per cento per il trasporto scolastico.
La proposta avanzata in commissione dall’assessore Castellano contempla l’ipotesi di introdurre, per tutti i servizi, una tariffa minima, come peraltro avviene nei comuni vicini a Tortona.
“Al fine di procedere agli adeguamenti tariffari richiesti dalla necessità di rendere il più possibile economicamente sostenibili i servizi a domanda individuale, – afferma l’assessore ai Servizi Sociali e Pubblica Istruzione, Laura Castellano -. l’Amministrazione comunale ha ritenuto di avviare un processo di partecipazione, confronto e condivisione con la componente politica, con le parti sociali e con le rappresentanze degli utenti nella consapevolezza che ogni revisione del sistema tariffario ha sensibili ricadute sulle famiglie che sostengono carichi sociali come la cura dei minori e degli anziani, per giunta in un momento di recessione come quello che il nostro Paese sta attraversando D’altra parte, dopo un quinquennio 2007-2011 di sostanziale stazionarietà del sistema tariffario dei servizi a domanda individuale e in presenza di una situazione di sofferenza a carico del bilancio dell’Ente, si pone il problema di contenere la spesa corrente anche in ambito sociale e di rispettare i parametri di copertura del costo di tali servizi previsti per legge”.
13 marzo 2012