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LETTERE IN REDAZIONE: Galvani conferma il dispiacere per non aver ricevuto i fondi ma “perdona” la Fondazione

Gent.mo Direttore,

sono gentilmente a chiederLe ospitalità sul suo quotidiano d’informazione on line, per poter fare alcune precisazioni in merito all’articolo apparso oggi dal titolo “TORTONA TURISTICA La Fondazione finanzia progetti anche in altri Comuni ma nega lo Skate Park ai giovani della sua città”

Innanzitutto mi spiace che Lei non sia stato presente alla conferenza stampa in cui venivano dal sottoscritto sviscerate ed analizzate alcune problematiche inerenti ai settori di cui mi occupo in qualità di Assessore, come ad esempio le Politiche Giovanili e nello specifico il progetto Skate-park.

Avesse assistito di persona ed ascoltato con attenzione le parole esatte da me pronunciate, nonché il tono della mia riflessione in merito a questo argomento, avrebbe potuto constatare che il mio non era assolutamente un atto di accusa nei confronti della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona: non è mio costume tantomeno “puntare il dito”,come Lei scrive, contro qualcuno, preferendo sempre un dialogo sincero, approfondito e costruttivo proprio come quello che da sempre intrattengo con i vertici della Fondazione Cassa di risparmio di Tortona.

Sono stato, e sono, uno dei maggiori sostenitori del progetto Skate-park, in quanto lo ritengo una concreta opportunità di crescita, sviluppo ed aggregazione per centinaia di ragazzi di Tortona e del tortonese: insieme a loro ci siamo adoperati a pianificare un progetto serio, moderno e soprattutto sostenibile.

Purtroppo però per dare vita ai sogni di questi giovani è necessario un investimento economico di partenza, che il nostro Comune oggi non è in grado di sostenere: questo è attualmente il rammarico più grande della mia esperienza da Assessore alle Politiche Giovanili.

Da qui la mia necessità di reperire fondi per poter comunque dare vita al progetto ed il contatto con la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, che nella persona dell’indimenticabile Rag. Carlo Boggio Sola, ha preso subito in seria e concreta considerazione la mia proposta: nel progetto di riqualificazione dell’area del Parco del Castello che la Fondazione intendeva perseguire, viene inserito anche il discorso Skate-park, con viva soddisfazione di tutti i ragazzi.

Purtroppo gli eventi nefasti della scomparsa del Presidente Rag. Carlo Boggio Sola, grande e sensibile sostenitore del progetto, nonché della gravosa crisi economica mondiale, portano legittimamente la Fondazione a rivedere i propri progetti, incluso quello dello Skate-park (che nel frattempo si era anche pensato di spostare in un’altra area differente a quella del Castello).

Nel corso della conferenza stampa ho pubblicamente riconosciuto gli importanti interventi finanziati dalla Fondazione nel corso degli ultimi anni sia nel campo del sociale , dello sport e dell’istruzione, che sono sotto gli occhi di tutti, senza bisogno di andare a spulciare sul loro sito internet.

Ciò detto, non nego comunque il mio rammarico (soprattutto pensando alle aspettative di tutti quei ragazzi) al diniego momentaneo della mia proposta, ma comprendo benissimo le ragioni di tale scelta operate legittimamente della Fondazione. Esistono oggi delle priorità nel campo del sociale e dell’ assistenza che giustamente hanno la precedenza.

Sarà comunque mia cura non lasciare morire questo progetto, che potrebbe appunto essere un punto di rilancio proprio per una Tortona Città Turistica, pensata e sviluppata specialmente per il mondo giovanile.

Sono altrettanto convinto che i proficui rapporti di collaborazione con la Fondazione non potranno che continuare a rinsaldarsi, nell’attesa che migliorino gli scenari finanziari mondiali, riverberandosi così positivamente anche sulla nostra città.

Questo, in breve, è stato il pensiero da me espresso nella conferenza stampa a cui Lei non era presente e che ritenevo doveroso, per dovere di un’informazione chiara e precisa, dover rettificare.

La ringrazio comunque per l’attenzione riposta al nostro progetto Skate-park e mi auguro che voglia farsi anche Lei promotore di questa nostra iniziativa.

Nel ringraziarLa per l’ospitalità concessami, Le porgo cordiali saluti.

Mario Galvani – Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Tortona



“Puntare il dito” lo abbiamo usato noi ed è un’espressione colorita e figurata che può voler dire molte cose e che abbiamo volutamente usato per sottolineare la delusione dell’assessore.

E’ evidente non può esserci nessuna accusa perché la Fondazione è un ente privato e dei suoi soldi è libera di fare ciò che vuole.

Galvani fa bene a specificare le sue intenzioni ribadendo la fiducia nella Fondazione, ma la sua lunga lettera non smentisce nulla di quello che abbiamo scritto e le sue parole di rammarico che abbiamo riportato nell’articolo. La delusione (come conferma lui stesso) rimane.

Come rimane il fatto che la Fondazione, di Tortona, non ha dato 40 mila euro ai giovani di Tortona, preferendo altri soggetti, magari anche  non di Tortona.  La Fondazione é libera di farlo, noi siamo liberi di rimarcalo.

Nella seconda conferenza stampa sono state sviscerate (non smentite) le affermazioni precedenti di Galvani, quelle riportate nell’articolo. Io non c’ero ovvio, ma c’era qualcuno per me che mi ha riferito ciò che è stato detto.

L’articolo non è “contro” la Fondazione, che è libera di fare ciò che vuole, ma era semplicemente per mettere in risalto – a nostro avviso – un’incongruenza: cioè che si parla tanto di Tortona Turistica, di salvare l’economia tortonese, di realizzare iniziative ed interventi per evitare la crisi, ma poi quando è il momento di agire, le parole (secondo noi) non vengono suffragate dai fatti. O almeno non come si vorrebbe. Si preferiscono altre scelte.

Per carità: ognuno è libero di agire come meglio crede, ma noi rimaniamo dell’idea che, se non si fa qualcosa presto e subito, Tortona è una città destinata a morire. E il “fare” si vede anche dalle piccole cose.

La rubrica “Tortona Turistica” vuole mettere in risalto proprio tutte queste incongruenze: di gente che parla, parla, e ancora parla, ma poi quando è il momento di passare ai fatti, di rimboccarsi le maniche, mettere mano al portafoglio oppure all’impegno, le scelte effettuate sono sempre molto inferiori alle aspettative derivanti dalle parole.

E questa non è un’accusa riferita a qualcuno in particolare, ma, a nostro avviso, è un dato di fatto. Una costante della nostra società.

Noi non ci stiamo. Noi abbiamo deciso di farlo rilevare, di scriverlo. E lo faremo ancora. Ogni volta che sarà il caso.  

Nella speranza che qualcosa possa finalmente cambiare.

Angelo Bottiroli – Direttore di “Oggi Cronaca”

5 marzo 2012

 

 

 

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