E’ inutile nasconderlo: per vedere un bel film spesso basta affidarsi agli attori principali o al regista.
In questo caso scegliamo il secondo: James Mc Teigue.
Un nome a prima vista sconosciuto, ma poiché il suo primo film è stato quel capolavoro di “V per vendetta” non abbiamo avuto dubbi sulla pellicola da scegliere per la nostra recensione.
Questo “The Raven” infatti è il suo terzo film (“Ninja assasin” del 2009 purtroppo non lo abbiamo visto).
Poe non rimase mai sufficientemente lucido per spiegare come si fosse trovato in tali gravi condizioni, né come mai indossasse vestiti che non erano i propri. Si dice che Poe abbia ripetutamente invocato il nome “Reynolds” durante la notte precedente alla sua morte, benché non sia chiaro a chi si riferisse.
Tutti i referti medici, compreso il suo certificato di morte, sono andati perduti e l’effettiva causa della morte rimane comunque un mistero.
Da questo fatto storico il regista ci ricava un film. E che film! Un film giallo, a tratti anche raccapricciante, ma denso di mistero e suspence, proprio nel classico stile di Edgar Allan Poe.
Grande interpretazione dei tre attori principali, a partire da John Cusack nella parte di Poe, forse l’interpretazione migliore del 45enne attore americano che è perfetto nella parte.
The Raven coniuga la paura con la ricostruzione d’epoca, la recitazione accurata con i particolari raccapriccianti.
Nel film, girato in gran parte a Budapest, troviamo anche Luke Evans nei panni dell’Ispettore Emmett Fields ed Alice Eve nel ruolo di Emily, una donna dell’Ottocento molto forte, libera e determinata
Cusack parla di grande onore nell’interpretare un personaggio simile, che lo intrigava già dai tempi della scuola. “ E’ stato un pioniere del subconscio – afferma – Ognuno può avere su di lui un’opinione diversa, ma questo nessuno può negarlo”.
Naturalmente non anticipiamo la trama ma ci limitiamo a fare un plauso all’ambientazione e al regista per certe: quella di Poe che entra nella nebbia è un piccolo capolavoro.
Angelo Bottiroli
31 marzo 2012