Ci sono tre persone che guardano alla vita con rinnovata speranza, grazie al gesto di estrema solidarietà compiuto dai familiari di un paziente di 74 anni deceduto nei giorni scrosi presso la Rianimazione dell’ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato. Con grande umanità e sensibilità i congiunti dello sfortunato paziente, ricoverato dal martedì precedente a seguito di un grave trauma cranico, hanno acconsentito alla donazione degli organi.
Sotto la supervisione della dottoressa Anna Maria Pellerino, coordinatore locale per il prelievo di organi e tessuti, al Santo Spirito si sono subito attivate le procedure previste in questi casi ed è partito il periodo di osservazione affidato ad una specifica Commissione composta da specialisti in Neurologia , i dottori Lucia Testa e Luca Gargano, dal dottor Francesco Costa Anestesista-Rianimatore e dalla dottoressa Annalisa Bertolone Medico Legale. Dal momento del decesso all’arrivo dell’equipe sono trascorse circa sedici ore durante le quali l’equipe della SOC di Anestesia-Rianimazione diretta dal dottor Francesco Ricagni, della quale hanno fatto parte oltre alla dottoressa Pellerino, i colleghi Pietro Del Nero e Carlo Grivetto ed il dottor Sergio Muratore Responsabile del Centro di Rianimazione, ha provveduto al mantenimento del donatore.
Alle 7 di mattina l’equipe del Centro Trapianti delle Molinette di Torino diretta dal Professor Salizzoni iniziava il prelievo del fegato e dopo qualche ora, intorno alle 10, sono arrivati da Torino anche gli specialisti dell’equipe di Urologia dello stesso ospedale per procedere al prelievo dei reni. L’impegnativo intervento si è concluso intorno alle 11 della mattina con il prelievo delle cornee effettuato dal dottor Roberto D’Aprile, della SOC Oculistica del Santo Spirito diretta dal dottor Mauro Fioretto.
Gli organi donati sono subito partiti da Casale alla volta di Torino e oggi, grazie questo gesto di estrema generosità, Il Centro Regionale Trapianti ha comunicato l’esito positivo del trapianto degli organi a tre diverse persone tutte al di sotto dei 60 anni.
Ai familiari dello sfortunato paziente va un pensiero di gratitudine e vicinanza da parte degli operatori sanitari casalesi impegnati nel diffondere la cultura della solidarietà, nella speranza che sia loro di conforto sapere che grazie alla sensibilità dimostrata oggi tre persone hanno riacquistato la speranza di vivere.
28 marzo 2012