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ALESSANDRIA: Fabbio e Trussi respingono l’ipotesi di dissesto. “Se ce lo chiede la Corte dei Conti ricorreremo al TAR”


Il sindaco Piercarlo Fabbio e l’assessore al Bilancio Franco Trussi respingono ogni ipotesi di dissesto per il Comune di Alessandria. Lo hanno fatto in una conferenza stampa che si é svolta martedì pomeriggio, dove hanno spiegato minuziosamente tutto quello che hanno fatto per il bene del Comune di Alessandria, anticipando i temi trattati nel consiglio comunale in programma martedì sera e cosa risponderanno mercoledì 21 marzo dinanzi alla Corte dei Conti di Torino dove il Comune è stato chiamato a rispondere dei presunti addebiti che l’organo di controllo gli ha contestato.

Pesantissima la requisitoria del sindaco Piercarlo Fabbio che ha esordito “bacchettando” tutti quei politici ed organi di stampa che in questi giorni hanno usato termini davvero inappropriati nel raccontare la vicenda di ciò che sta accadendo in Comune ad Alessandria.

“Innanzi tutto – ha detto Fabbio – non si possono usare termini tipo default o fallimento perché il Comune di Alessandria non può fallire, proprio perché è un Comune, semmai si può parlare di dissesto finanziario e c’è un metodo essenziale che prevede il dissesto finanziario per un Comune e cioè quello di superre 5 dei 10 parametri previsti dalla normativa in vigore (legge 24/9/2009 e art 5 del TUEL – ndr). Nel 2011 il Comune di Alessandria non ha rispettato soltanto 3 dei 10 parametri.”

Il primo cittadino ha replicato anche a chi gli faceva presente i debiti fuori bilancio facendo presente che il Comune li ha avuti solo per un anno.

Il sindaco ha anche sottolineato la disastrosa situazione finanziaria già eredita dalla Giunta- Scagni, che già nel 2007 non era florida e la necessità di evitare la dichiarazione del dissesto anche per il bene di Alessandria. Dissesto infatti significa l’arrivo di tre membri nominati dal Prefetto e tutta una serie di interventi che avrebbero oltremodo penalizzato la città di Alessandria, di qui la scelta di andare avanti

Si è poi passati a parlare dell’incontro in programma mercoledì a Tortino con la corte dei Conti al quale parteciperanno l’assessore al Bilancio Franco Trussi, il ragionerie capo del Comune Paolo Ansaldi e Marcello Pestarino, in rappresentanza degli studi Uckmar e Borgonovo ai quali il Comune si è rivolto per avere esperti di alto livello in grado di supportare le ragioni dell’ente. I due studi hanno anche predisposto una memoria in cui viene trattato minuziosamente ogni tema sviscerato dalla Corte dei Conti. In particolare, nella memoria vengono evidenziati tutti gli interventi effettuati dal Comune, molti dei quali non  sarebbero stati ancora presi in considerazione dalla Corte dei Conti fra cui il risanamento di due società partecipate.

“Chiederemo alla Corte dei Conti – ha concluso Piercarlo Fabbio – di avviare un percorso di affiancamento in cui si sottopone il Comune ad un monitoraggio costante della situazione certi che questa soluzione riuscirà a risolvere i problemi e far uscire il Comune di Alessandria dalla situazione in cui si trova. Se la Corte dei Conti non dovesse accettare questa soluzione e dovesse chiederci di dichiarare il dissesto del Comune di Alessandria, noi siamo pronti a ricorrere al TAR.”

Anche l’assessore Franco Trussi ha sottolineato che sono due anni che il Comune non stipula mutui e che si sta facendo tutto il possibile anche per congelare i debiti e provvedere a sanarli nel più breve tempo.

Il comune di Alessandria, come emerso anche il giorno prima durante la riunione della Commissione Bilancio, ha un patrimonio di ben 590 milioni di euro quindi, sempre secondo quanto emerso dalle dichiarazioni di Paolo Ansaldi e Franco Trussi effettuate in Commissione, appare davvero difficile parlare di dissesto finanziario.

Certo, a quanto pare il debito del Comune potrebbe ammontare complessivamente a 140 milioni di euro e la mancanza di liquidità potrebbe costituire un problema, ma questa amministrazione comunale sembra sicura del fatto suo e di quello che sta facendo.

Se sarà giusto o sbagliato, questo lo si saprà solo in futuro.

20 marzo 2012

 

 

 

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