Folla delle grandi occasioni in consiglio comunale per la convocazione della Commissione Bilancio richiesta da tempo e a gran voce dall’opposizione. Si doveva parlare del “buco di bilancio” dei conti “in rosso” del Comune, ma soprattutto della vicenda della Corte dei Conti. In aula nientepopodimeno che il ragioniere capo del Comune Paolo Ansaldi e l’assessore al Bilancio Franco Trussi. Folla di giornalisti con quasi tutti presenti, tanti consiglieri e perfino la presenza al gran completo del collegio dei Revisori dei Conti.
Insomma tutti presenti per ascoltare Trussi.
L’appuntamento è per le 15 ma la riunione inizia con mezz’ora di ritardo. Prima di Trussi c’è da concludere l’argomento della vendita delle quote Aristor, una volontà politica decisa dalla maggioranza. Non c’è molto da dire e non è un argomento che interessa alla gente, ma che succede? Cosa fa la minoranza? Un’ora e mezza di discussione!
Incredibile ma vero. Invece che fare veloce per ascoltare Trussi i consiglieri dei Moderati, Idv, Pd e Rifondazione Comunista impiegano 90 minuti per discutere e sentirsi dire più volte le stesse cose dal ragioniere capo.
Trussi è immobile, paziente. Aspetta il suo turno in silenzio senza profferire parola e così i revisori dei conti.
Ma fosse solo questo….. il peggio è arrivato dopo un’ora e mezza quando è il momento di votare (finalmente) il punto all’ordine del giorno ed ascoltare l’assessore. Dai votiamo, è la volta buona ma… cosa fa la minoranza? Al momento del voto i consiglieri di opposizione escono dall’aula facendo mancare il numero e il presidente Carmine Passalacqua è costretto a sospendere la seduta.
Per Trussi e il Collegio dei revisori, oltre il danno, la beffa.
Ma è questo il modo di fare politica?
12 marzo 2012