Il bilancio è pesantissimo: da agosto ad oggi, ad Alessandria, i vandali hanno provocato 60 incendi dolosi che hanno distrutto ben 160 cassonetti dei rifiuti, con un danno stimato per l’Amiu di oltre 100 mila euro.
Una situazione gravissima che ha messo in allarme il Prefetto e le forze dell’ordine, ma ha prodotto i suoi frutti.
Tre degli autori degli atti vandalici, infatti, sono stati individuati dalla Polizia Municipale attraverso una costante azione di controllo e monitoraggio sul territorio cittadino e denunciati alla Procura della Repubblica di Alessandria.
I risultati di questa massiccia operazione di controllo sono stati illustrati durante una conferenza stampa dal Comandate dei Vigili Urbani Pier Giuseppe Rossi e dal vice comandante Alberto Bassani.
Gli incendi dolosi dei cassonetti hanno cominciato ad essere molto più consistenti e a preoccupare le forze dell’ordine alla fine dello scorso mese di agosto quando si è verificato un continuo crescendo di incendi dolosi, fino al 31 ottobre, notte di Halloween, quando uno dei responsabili è stato individuato: si tratta di un giovane di 25 anni, D.D. cittadino italiano, residente in Alessandria individuato grazie alle telecamere del sistema di videosorveglianza e alle testimonianze di chi lo aveva visto dalla propria abitazione.
Il giovane, secondo l’accusa è stato individuato come il responsabile dell’incendio in via Palestro avvenuto appunto la sera del 31 ottobre.
Quella sera, a dire il vero, ci sono stati ben 7 diversi incendi, uno a breve distanza dall’altro e gli inquirenti non escludono che possano essere stati provocati dalla stessa banda di persone, ma si tratta di un ipotesi.
Quello del 31 ottobre, comunque, è l’unico caso in cui, sempre secondo le forze dell’ordine, gli incendi potevano avere un collegamento. Per tutti gli altri casi, secondo i Vigili, non esiste collegamento alcuno e a quanto pare non ci sono bande che imperversano in città, ma si tratta di singoli atti di vandalismo effettuati per i motivi più disparati.
I Vigili urbani hanno suddiviso gli atti di vandalismo in due archi temporali: il primo da agosto a dicembre con ben 43 incendi dolosi che hanno distrutto 119 cassonetti dei rifiuti, il secondo da gennaio ad oggi (ma l’ultimo incendio risale al 16 febbraio scorso) con 17 incendi e 41 cassonetti distrutti o danneggiati dalle fiamme.
“Fino all’individuazione del giovane alessandrino di 25 anni – ha detto il vice comandante Alberto Bassani – abbiamo agito in collaborazione con le altre forze dell’ordine, poi da soli perché dopo questo il fatto il fenomeno si è attenuato per poi riprendere.”
“Verso la metà di dicembre a seguito di un incendio avvenuto in corso Carlo Marx – aggiunge il Comandante Pier Giuseppe Rossi – l’acume investigativo degli uomini del Nucleo Anticrimine ha consentito l’identificazione e la successiva denuncia alla Procura della repubblica presso il Tribunale dei minori di un ragazzo di 15 anni, alessandrino autore di un incendio.”
L’ultima denuncia è avvenuta nei giorni scorsi, quando i Vigili Urbani hanno individuato un giovane studente di 19 anni, di origine albanese identificandolo come l’autore di un incendio doloso avvenuto in via Bistolfi.
I Vigili urbani hanno avviato indagini per verificare se il 19 enne sia l’autore anche di altri incendi dolosi.
Delle tre denunce è stata data notizia oggi, per la prima volta, per non pregiudicare le indagini ed anche perché i Vigili volevano capire se effettivamente ci fossero bande organizzate dietro questi incendi dolosi.
Soddisfazione da parte dei Vigili per essere riusciti ad individuare gli autori di alcuni dei numerosi incendi dolosi: “l’attenzione però resta alta – ha concluso il Comandante Rossi – proseguiremo con vigore nel tentativo di porre un freno agli atti di vandalismo e garantire la sicurezza urbana alla popolazione. Colgo l’occasione per ringraziare i cittadini che hanno collaborato ed invito tutti gli alessandrini a farlo, perché i vandali, prima di mettere in atto i loro propositi devono ricordarsi che c’è sempre qualcuno che li vede e che la certezza di rimanere impuniti non esiste.”
6 marzo 2012