Per la quarta e ultima volta, infatti, il Comune di Tortona ha predisposto il Piano di Riorganizzazione delle scuole sul territorio, partorendo il documento più “sballato” e meno soddisfacente alle esigenze della popolazione scolastica, che – sempre secondo Bovone – non tiene affatto conto delle ultimi indirizzi della Regione, ma solo della volontà di alcuni amministratori locali dei Comuni limitrofi, penalizzando di fatto gli oltre 700 bambini che frequentano il Terzo Circolo, l’unico che “pagherà” la testardaggine nelle scelte fatte dal Comune.
IL TERZO CIRCOLO AGGREGATO A VIGUZZOLO
Il nuovo Piano di Riorganizzazione scolastica approvato dalla Giunta comunale prevede la costituzione di 3 istituti comprensivi:
L’Istituto Comprensivo “Tortona A”, con sede a Tortona in corso Cavour, avrà 1.082 alunni e sarà composto dalle Scuole per l’Infanzia e dalle Scuole Primarie di Rivalta Scrivia e di Carbonara Scrivia; dalla Scuola per l’Infanzia “Regina Margherita”, dalla Scuola Primaria “Scolastico” e dalla Scuola Secondaria di primo grado “Luca Valenziano” – sede centrale di corso Cavour.
L’Istituto Comprensivo “Tortona B”, con sede a Tortona in viale Kennedy, avrà 1.061 alunni e sarà composto dalla Scuola per l’Infanzia “Mary Poppins”, dalla Scuola Primaria “S. D’Acquisto”, dalle Scuole dell’Infanzia e Primaria di Villalvernia e di Sarezzano, e dalla Scuola Secondaria di primo grado “Luca Valenziano” – sezione staccata di Villaromagnano e succursale di viale Kennedy.
L’Istituto Comprensivo “Tortona C”, con sede a Viguzzolo in via Marconi avrà 1.253 alunni e sarà composto dall’Istituto Comprensivo di Viguzzolo, dalla Scuola per l’Infanzia “G. Sarina” e dalla Scuola Primaria “G. Rodari”.
Come si può notare la più grande variazione riguarda, di fatto, la cancellazione del Terzo Circolo, cioè la scuola elementare “Gianni Rodari” di Viale Einaudi (nella foto) e la materna “Mary Poppins” che vengono aggregate a Viguzzolo, perdendo la loro autonomia.
Questo ovviamente non significa che i bambini della “Rodari” dovranno iscriversi alla scuola media di Viguzzolo, anzi, saranno liberi di scegliere a quale scuola media iscriversi, significa però la perdita dell’autonomia scolastica, delle maestre, e di tutti i progetti che insegnanti e direzione avevano fatto insieme, perché dal prossimo anno scolastico le decisioni sulla scuola di Tortona, verranno prese da Viguzzolo.
IL COMUNE: “Abbiamo tenuto conto delle proposte di Sarezzano e Villaromagnano”
A spiegare i motivi di questa scelta è lo stesso Comune di Tortona che ha privilegiato la volontà dei Comuni di Carbonara e Villaromagnano a discapito di quella di Tortona
“Il nuovo piano – recita una nota del Comune – scaturisce dalla Conferenza provinciale della Scuola e della Formazione tenutasi lo scorso 10 gennaio, cui hanno partecipato Sindaci, Dirigenti scolastici, personale delle Scuole, oltre agli assessori alla Pubblica Istruzione della Provincia, Massimo Barbadoro, e del Comune, Laura Castellano.
Per questa riformulazione della proposta si è tenuto altresì conto delle proposte di riorganizzazione deliberate dai comuni di Sarezzano, Villaromagnano, Villalvernia, Carbonara Scrivia e Viguzzolo.
BOVONE: “Ignorati gli indirizzi regionali, si poteva realizzare un circolo in più”
Gianpaolo Bovone, direttore del terzi Circolo didattico in viale Einaudi e reggete al Secondo Circolo in viale Kenendy, non ha peli sulla lingua e lo dice chiaro: “ho parlato personalmente con un dirigente della Regione Piemonte alla quale ho anche scritto una lettera – dice Bovone – e mi hanno confermato che gli indirizzi regionali sono quelli di non superare i 1.200 alunni per ogni istituto comprensivo, anzi, di realizzarle di poco superiori a mille alunni. Con questo nuovo Piano abbiamo un maxi Istituto Comprensivo in bassa valle Scrivia che conta questi 1.400 alunni ed un altro nelle valli che ne ha altrettanti. Dai precedenti 7 istituti compresivi siamo passati a 4 mentre la Regione ha ammesso che potevano farne cinque, sarebbe stato sufficiente lasciare tutto come prima e annettere soltanto la scuola media di Pontecurone al III Circolo (la scuola elementare ne faceva già parte) che non ci sarebbero stati problemi. Ho scritto alla regione e mi hanno dato ragione, solo che la riorganizzazione scolastica non doveva essere fatta da loro ma dal Comune di Tortona che invece ha agito diversamente.”
“Sono amareggiato – aggiunge Bovone – perché con questo piano il terzo circolo di Tortona è penalizzato perché perde la sua autonomia e dipende da Viguzzolo mentre sarebbe stato sufficiente Adesso invece, molti bambini perderanno le loro maestre perché a Pontecurone ad esempio diversi insegnanti non intendono aggregarsi all’istituto della bassa valle scrivia. Il comune ha investito sul terzi circolo, stiamo lavorando bene e siamo passati da 600 a 700 alunni negli ultimi 3 anni, non capisco perché non sia stato mantenuto autonomo e vorrei tanto che me lo spiegassero.”
QUALCUNO HA “SPINTO” A FAVORE DI VIGUZZOLO?
Perché la Giunta comunale di Tortona e gli estensori del nuovo Piano Scolastico che dovrebbero essere l’assessore Laura Castellano e il dirigente Luisa Iotti, non hanno accolto una decisione così semplice da attuare come quella proposta da Bovone e condivisa anche dalla Regione Piemonte, ma hanno preferito seguire le proposte degli amministratori locali degli altri comuni?
Perché aggregare, anche se solo a livello amministrativo, il terzo Circolo Didattico a Viguzzolo, dichiarandone, in pratica, la cancellazione?
Una delle possibili risposte è da ricercare nel fatto che l’istituto comprensivo di Viguzzolo che ha oltre 600 iscritti e comprende anche tutte le scuole delle valli tortonesi, non raggiunge i 1.000 alunni richiesti dalla normativa regionale. In pratica, però, avrebbe potuto continuare ad operare in deroga, usufruendo della clausola relativa alle scuole che risiedono nelle Comunità Montane che possono avere istituti comprensivi anche con un minimo di 400 alunni. Per Bovone l’istituto comprensivo di Viguzzolo rientra pienamente in questi paramenti e d’altro canto, questo era stato previsto nelle tre precedenti stesure del Piano.
Evidentemente, però, qualcuno, meno sicuro di Bovone, deve aver pensato che, poiché solo una parte delle scuole che fanno capo a Viguzzolo, si trovano effettivamente in territorio montano, l’autonomia di questo istituto avrebbe potuto essere essa in discussione. Di qui la scelta di aggregare il Terzo Circolo a Viguzzolo per stare tranquilli ed essere in una botte di ferro.
Domanda: ma non era meglio fare un istituto comprensivo in più ed eventualmente intervenire successivamente su Viguzzolo, solo se il Piano fosse stato bocciato? Oppure c’è qualcuno che ha fortemente voluto evitare questa remota ipotesi ed ha “spinto” a favore di Viguzzolo?
Angelo Bottiroli
27 gennaio 2012