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TORTONA: “Il Comune era già fallito quando ci siamo insediati. Nel 2011 passivo di 7,5 milioni, ma ci salveremo”

La Giunta appena insediata nel 2099

Risponde a tutti gli attacchi, il sindaco Massimo Berutti ed è pronto a sanare il debito di 7 milioni e mezzo di euro con cui il Comune ha chiuso il 2011, ma ci tiene a precisare che quando nell’esatte 2009 la sua Giunta si è insediata, di fatto, il Comune era già fallito. L’alternativa, secondo il primo cittadino era portare i libri in Tribunale o cercare di raddrizzare la situazione. E lui, con i suoi collaboratori, ha scelto quest’ultima anche per il bene della città ed intende andare avanti senza dimettersi e senza dichiarare il dissesto dell’ente, perché (non lo dice in questa occasione ma lo pensa e lo ha ripetuto più volte in passato) lui si sente Tortonese ed ama questa città.

“Il Comune era già fallito quando ci siamo insediati – dichiara Berutti – con un tasso di indebitamento al massimo e tariffe dei servizi a domanda individuale insufficienti a coprire il costo che l’amministrazione comunale deve sostenere per garantire gli stessi. E questo solo per citare alcuni esempi. Le alternative che avevamo erano due: portare i bilanci in tribunale o cercare di sistemare la situazione nella massima trasparenza e nel pieno interesse della cittadinanza”

 

MINORANZA DISFATTISTA

Una situazione inaspettata e gravissima che la Giunta, secondo il primo cittadino, si è trovata a dover risolvere da sola. Berutti, infatti condanna l’atteggiamento disfattista e per niente collaborativo della minoranza.

“Una collaborazione decantata in consiglio comunale e mai avvenuta veramente – prosegue il primo cittadino -. L’ho già detto e lo ripeto non c’è nessuna intenzione da parte mia, della Giunta e dei consiglieri di maggioranza di venir meno all’impegno che è stato preso con i cittadini al momento della nostra elezione. Pertanto non mi dimetterò e non porterò il comune a dichiarare il dissesto. Il mancato introito dei proventi dalla vendita dell’ex Mercato Coperto e di Palazzo Leardi ha reso la situazione più complicata ma, certamente, non impossibile da districare. I revisori dei conti si sono solamente riservati di chiedere una relazione sullo stato dei conti alla luce della mancata alienazione”.

 

BILANCIO IN PASSIVO DI 7 MILIONI E MEZZO DI EURO

“I primi conti sul 2011 – continua Berutti – ci portano a dire che il disavanzo di amministrazione sarà pari a 7,5 milioni di euro che ricomprende il disavanzo del 2011 e quello del 2010. Inoltre, ad oggi, sono quattro gli indicatori di deficitarietà che non vengono rispettati. Quindi invito il consigliere Ronchetti (che ricordo era, in qualità di presidente del Consiglio comunale, la seconda carica del comune nella passata amministrazione) a smetterla con certe uscite prive di fondamento volte solo a creare confusione e disinformazione”.

 

IL 2012 SARA’  UN ANNO DI LACRIME E SANGUE

Come già anticipato più volte, il sindaco annuncia provvedimenti drastici, ma necessari per salvare il Comune di Tortona, fra cui potrebbe rientrare la vendita dell’Asmt.

“Il 2012 – conclude Massimo Berutti – sarà l’anno più critico per la nostra amministrazione dove verranno compiuti i passi per ristrutturare il bilancio e smaltire il debito accumulato negli anni. Stiamo analizzando e valutando gli scenari futuri che sono legati all’introduzione dell’IMU sulla prima casa, all’aumento delle rendite catastali, all’aumento delle tariffe, all’alienazione sia degli immobili e non escludo anche alienazioni societarie. Dal canto nostro c’è la ferma volontà di non legare la quadratura del bilancio all’alienazione degli immobili ma di far sì che il bilancio per l’anno 2012 possa pareggiare fondandosi su entrate proprie e sulla riduzione della spesa. La minoranza dimostra senso di irresponsabilità perché da una parte parla di collaborazione per risolvere i problemi e dall’altra dice cose non vere sui giornali fomentando la situazione”.

 

11 gennaio 2012

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