Prendono il via mercoledì 25 gennaio tre giorni consecutivi di sciopero per gli operai della ditta “Gino Rossi” con presidio davanti alla portineria durante la mattinata, Lo hanno deciso i lavoratori che da quattro mesi non prendono lo stipendio. «La situazione sta diventando sempre più insostenibile – dice Marco Malpassi della segreteria provinciale Fiom Cgil -: non abbiamo ancora avuto risposte relative al pagamento delle competenze arretrate. Siamo arrivati a 4 mesi e il prossimo si rischia di arrivare a 5. Per questo è stato deciso uno sciopero di 24 ore che si protrarrà fino a venerdì».
L’azienda di Pontecurone che conta 74 dipendenti, malgrado il lavoro non manchi, da oltre un anno è in ritardo con il pagamento degli stipendi e dei fornitori per difficoltà relative alla disponibilità finanziaria.
Il 18 gennaio scorso l’assessore provinciale al lavoro Massimo Barbadoro aveva convocato le parti per capire se e in quanto tempo si poteva arrivare ad una soluzione, ma l’incotnro si è risolto con una fumata nera. Dopo il secondo incotnro andato male lunedì sera, le maestranze hanno deciso di incrociare le braccia.
Lo stabilimento di Pontecurone a giugno è stato fuso per incorporazione con la Brasilia di Retorbido, altra società del Gruppo Rossi. Della Gino Rossi, storica azienda leader nello sviluppo e produzione di tecnologie per il caffè, restano lo stabilimento e il marchio, mentre dal punto di vista societario è stata trasformata in un’unica azienda che si chiama Brasilia.
24 gennaio 2012