L’hanno trovata svenuta sul pavimento, in stato di semicoscienza, intossicata dal monossido di carbonio che da lì breve, se non fossero intervenuti tempestivamente i soccorsi, avrebbe definitivamente invaso il corpo umano provocandone la morte.

Vittima dell’episodio che si è verificato venerdì pomeriggio, a Morano Po, in via Palestro, poco prima delle 15 una donna di 45 anni, italiana, che è stata letteralmente salvata dalla giovane figlia.

E’ stata infatti quest’ultima a dare l’allarme chiamando il 118 che a sua volta ha fatto intervenire i Vigili del Fuoco di Casale Monferrato.

La giovane, infatti, ha provato diverse volte a mettersi in contatto telefonico con la madre e quando ha visto che dopo numerosi tentativi non ci riusciva, temendo il peggio, ha fatto scattare i soccorsi. Una scelta azzeccata e determinate per salvare la genitrice, perché sarebbero state probabilmente sufficienti poche ore per ritrovare la 45enne già cadavere.

Quando i soccorritori del 118 sono entrati nella casa, infatti, hanno trovato la donna distesa sul pavimento, semi cosciente in stato confusionario e l’hanno trasportata immediatamente all’ospedale “Santo Spirito” di Casale dove verrà poi successivamente trasportata presso la camera iperbarica di Novara.

I Vigili del Fuoco di Casale Monferrato, intanto, dopo aver effettuato un sopralluogo all’abitazione che, a quanto pare, è dotata di riscaldamento autonomo a termoconvettori, hanno appurato che la medesima era satura di monossido di carbonio dovuta ad un probabilmente cattivo funzionamento della caldaia che è stata “piombata” .

20 gennaio 2012