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CASALE MONFERRATO: Pochi bambini al nido e Lavagno presenta un’interrogazione al sindaco

Il calo della domande per accedere al servizio di Asilo Nido a Casale Monferrato, dovuto principalmente alle mutate condizioni socio-economiche a seguito del perdurare della crisi e della crescente disoccupazione, pone seri interrogativi sul futuro del servizio dei nidi casalesi. Per questo motivo il leader di Sinistra Ecologia e Libertà, Fabio Lavagno ha presentato un’interrogazione al sindaco Demezzi con la quale chiede di sapere quale sia l’attuale situazione relativa all’utenza se non si ritenga opportuno intervenire sul Regolamento, almeno provvisoriamente, prevedendo diverse o più frequenti sessioni di iscrizioni al servizio; se siano previste nuove Convenzioni, rispetto a quella già sperimentata, con altri Comuni per aumentare il bacino potenziale di utenza e se l’Amministrazione sia intenzionata a ridurre il numero delle strutture di Asilo Nido ed in tal caso quali siano le ricadute sul personale.

“Negli scorsi anni – dice Lavagno – il servizio di Asilo Nido, presentava percentuali di copertura del servizio pressoché assolute, esaurendo progressivamente le liste d’attesa, e un gradimento della qualità da parte dell’utenza perlopiù alta. La tendenza alla contrazione delle liste d’attesa era già stata resa nota lo scorso anno, oggi, tuttavia, la situazione non solo presenta assenza di liste d’attesa, ma addirittura un’utenza molto inferiore ai posti disponibili. Da tempo il servizio non ha una direzione politica specifica, da quando cioè il Sindaco, a seguito delle dimissioni di Caponigro, non ha mai riassegnato le deleghe, – aggiunge Lavagno e forse una più puntuale presenza di direzione politica avrebbe potuto portare azioni utili ad una correzione delle modalità di accesso al servizio tali da garantire maggiori potenzialità di utenza. Ci sembra che i servizi alla persona, che sino ad ora sono stati un punto d’eccellenza del Comune di Casale, abbiano subito alcuni scivoloni di attenzione negli ultimi tempi: dapprima la riduzione dell’assistenza per gli alunni disabili, corretta in corso d’opera; poi il consistente aumento delle rette della refezione scolastica ora non vorremmo fosse il momento degli Asili”

17 gennaio 2012

 

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