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CASALE MONFERRATO: 58 casi di tumore nel 2011 é il picco più alto di sempre. La gente implora il sindaco “non firmare”

Casale dice “No” all’offerta del diavolo ed implora il sindaco Giorgio Demezzi di cambiare idea. Lo ha fatto ieri sera con un lungo corteo silenzioso. Una fiaccolata lungo le vie di Casale Monferrato che ha richiamato migliaia di casalesi. E’ stata chiamata la “fiaccolata per la Giustizia e la Solidarietà” promossa dall’associazione familiari vittime amianto.

Il corteo che ha invaso le strade di Casale Monferrato sabato sera

Dai partecipanti si è levata la richiesta al sindaco Giorgio Demezzi di ripensarci e di rinunciare alla transazione con il manager svizzero Schmidheny, secondo la Procura di Torino uno dei responsabili della strage della Eternit.

Tanti gli interventi, tante le testimonianze, fra cui quella fornita da Daniela Degiovanni che ha portato i dati recenti che riguardano i casi diagnosticati di mesotelioma pleurico, il male che uccide. Nel 2011 che ne sono stati ben 58, il numero più alto mai registrato e il timore è che si stia arriva al “picco” della malattia, che secondo gli esperti mieterà ancora tante vittime nei prossimi anni, colpendo persone al di sotto dei 60 anni e quindi nel pieno della vita familiare e affettiva.

“Qualunque cosa deciderà di fare la Giunta Comunale – è stato detto da molti presenti che sono intervenuti – una cosa deve essere chiara: sarà una decisione della Giunta e non della città di Casale Monferrato. Ci opponiamo questo accordo, non lo vogliamo, in città non lo vuole nessuno.”

Anche il leader dell’opposizione, Fabio Lavagno, coordinatore regionale di Sinistra, Ecologia e LIbertà ha manifestato tutto il suo sdegno: “dopo sabato sera – ha detto – deve essere chiaro che se qualcuno firmerà l’accordo sarà il sindaco e non la città a farlo.”

8 gennaio 2012

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