Fuori dal “Patto di Stabilità” con il 30% in meno di indenità di carica , senza possibilità di accendere mutui o assumere personale, eppure, malgrado questo, il Comune di Alessandria, con ognio probabilità deciderà di ridurre al minimo la nuova tassa sugli immobili.
Il Governo Monti sta chiedendo ai cittadini italiani enorme sacrifici. Il consigliere comunale Emanuele Locci ha presentato una mozione con cui si impegna la Giunta a ridurre al minimo consentito l’aliquota IMU, l’imposta municipale che da quest’anno interesserà tutti i comuni.
L’esponente del PDL chiede, la riduzione dell’aliquota base dal 4‰ al 2‰ sulle prime case gravate da mutuo e su quelle appartenenti ad un nucleo familiare con indicatore ISEE inferiore a 7.500 Euro, livello minimo consentito dalla normativa vigente; di non alzare in alcun caso l’aliquota base dell’IMU, valutando nel rispetto e nella salvaguardia degli equilibri di bilancio, la possibilità di estendere l’agevolazione della riduzione ad ogni fattispecie possibile. Infine, sollecita la riduzione al minimo anche dell’aliquota base sui fabbricati rurali, presenti in maniera massiccia nel comune di Alessandria.
‘Il lavoro parlamentare ha consentito di correggere nel senso dell’equità l’introduzione di questa imposta – spiega Locci – prevedendo una detrazione di 200 euro a cui si aggiungono ulteriori 50 euro per ogni figlio presente nel nucleo familiare fino ai 26 anni di età. La nostra attenzione è rivolta a quelle persone che vivono sole e in una situazione di disagio economico oltre a quanti decidono di costruire un progetto di vita cominciando proprio dall’acquisto della prima casa accollandosi il sacrificio di un mutuo”.
La mozione presentata dal consigliere comunale Locci ha trovato subito il sostegno del sindaco, Piercarlo Fabbio: “siamo in un periodo economico difficile i sacrifici sono necessari ma non possiamo gravare esclusivamente sulle tasche dei cittadini”.
11 gennaio 2012