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TORTONA: Il Comune impiega 26 giorni per scrivere la lettera su Farmacom. La vicenda sul tavolo del Ministro Passera


Incredibile burocrazia: 26 giorni per scrivere una lettera in cui si chiede un parere alla Corte dei Conti sulla vicenda delle farmacie comunali cedute al privato dopo quasi 40 giorni dal pronunciamento dell’Autorità Garante sui contratti pubblici che ha sancito l’illegittimità della Farmacom cioè la società creata dal Comune per gestire le Farmacie.

Questo è il tempo impiegato dagli uffici comunali per scrivere una missiva in cui si afferma che “delle quattro forme gestionali individuate dal legislatore è stata scelta l’unica che permetteva di assorbire il personale dipendente da Atm ed impiegato presso le farmacie comunali.”

Una delle due Farmacie comunali

Soltanto lunedì scorso, 28 novembre, infatti, è stata spedita la lettera con la quale il sindaco, Massimo Berutti, scrive alla Corte dei Conti del Piemonte, per chiedere un parere, come deciso il 2 novembre dal Consiglio comunale, sull’interpretazione della normativa sulle società partecipate e un’indicazione operativa sulla sorte della società costituita tra il Comune e le farmaciste per la gestione delle farmacie comunali. Secondo l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici infatti Farmacom è illegittima perchè il Comune di Tortona avendo meno di 30 mila abitanti non avrebbe potuto costituirla.

Il parere dell’Autorità è noto dal 18 ottobre scorso, ma soltanto in questi giorni la lettera è stata spedita.

 

MA CHI E’ IL PADRONE DELLA FARMACOM? IL COMUNE O LA BANCA?

Nella lettera il Comune, scrive che “dalla liquidazione deriverebbero conseguenze gravose e non in linea con i principi di sana gestione della cosa pubblica, in quanto l’istituto di credito che ha finanziato Farmacom (la Cassa di Risparmio di Alessandria, ndr) ha chiesto e ottenuto come garanzia il pegno delle azioni della società. Qualunque decisione sul futuro della società deve quindi ottenere il preventivo benestare della banca la quale potrebbe opporsi a decisioni sull’assetto societario non condivise”.

Tutte considerazioni legittime, ma era necessario così tanto tempo per indicare queste ovvie considerazioni?

LA QUESTIONE ARRIVA IN REGIONE E SUL TAVOLO DEL MINISTRO PASSERA

La vicenda Farmacom sarà oggetto anche di un’interrogazione alla Giunta regionale del consigliere Idv Andrea Buquicchio; non solo ma anche la senatrice Patrizia Bugnano presenterà un’interrogazione coinvolgendo addirittura il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera al quale chiederà di intervenire affinché si ottemperi subito alla delibera dell’Autorithy obbligando il Comune a dismettere le quote di Farmacom.

«In Consiglio comunale avevo fatto verbalizzare che è pura follia interpellare la Corte dei Conti per un parere consultivo a cose avvenute – dice il consigliere Idv Paolo Ronchetti -. Farmacom era stata costituita per sanare un pesante buco di bilancio del 2010 e malgrado la mia richiesta di annullamento in autotutela hanno costituito questa società illegittima ottenendo un affidamento per 4 milioni di euro dalla Cassa di Risparmio di Alessandria, che è stato girato al Comune per tamponare il buco di bilancio. Ora la banca vanta un pegno sulle quote delle farmacie e un’ipoteca sull’immobile della farmacia di corso don Orione. Chiedere ora un parere alla Corte dei Conti è un voler rimandare la risoluzione dei problemi creando un danno ulteriore alla collettività con grosse responsabilità erariali in capo agli amministratori tortonesi».

E’ per questo motivo che sono stati impiegati ben 26 giorni per chiedere un parere?

1° dicembre 2011

 

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