Gentile Direttore,
la decisione del Consiglio Comunale di Casale Monferrato di accettare l’accordo con i proprietari della Eternit a fronte del ritiro della costituzione in parte civile nel processo in corso ha il solo effetto di lacerare e dividere ancora una volta la città.
Nel 2009 l’allora Sindaco di Casale, Paolo Monferrino, decise di costituirsi parte civile convincendo anche i comuni del circondario a non prendere parte al processo ma a farsi rappresentare da Casale stessa. Fu una scelta coraggiosa e di uno straordinario valore civico. Una scelta che metteva insieme una stessa comunità per chiedere giustizia per i 1700 morti prima ancora che per chiedere un risarcimento alla propria disgraziata condanna.
Una condanna che pare eterna per Casale Monferrato. Una condanna che si rinnova di continuo nei 50 nuovi casi di mesotelioma ogni anno.
Il Consiglio Comunale di Casale Monferrato ha chiesto alla Giunta di firmare l’accordo. C’è ancora quindi un labile margine di manovra.
Il Sindaco di Casale, Giorgio Demezzi, ha la possibilità di fermarsi. E io gli chiedo di fermarsi. Per le vittime che ci sono state finora e per le vittime che, purtroppo, abbiamo la certezza ci saranno in futuro.
Per il timore che altri possano fare una scelta così scellerata questa mattina ho presentato un ordine del giorno per chiedere al Presidente della Giunta regionale Roberto Cota di mantenere la costituzione in parte civile della Regione non solo in questo processo ma anche in un eventuale processo di appello.
Rocchino Muliere – Consigliere Regionale PD
20 dicembre 2011