Padre e madre poco più che trentenni, con la figlia di 2 anni e il primogenito di 13, tutti alessandrini, si trovano richiusi nella camera iperbarica dell’ospedale di Novara a causa di una grave intossicazione da monossido di carbonio. Il fatto si è verificato alle due del pomeriggio in una villetta a schiera in via della Cappelletta al quartiere Orti. La famiglia aveva appena finito di pranzare, quando tutti hanno accusato malori e stordimento: il padre, che a quanto pare è un agente di polizia, si è accorto che qualcosa non andava e ha dato l’allarme.
Sul posto è intervenuta l’ambulanza del 118 e i Vigili del Fuoco di Alessandria. Appena entrati nell’alloggio i soccorritori hanno immediatamente capito che si trattava di intossicazione da monossido: l’aria infatti era irrespirabile e la conferma è avvenuta grazie alla strumentazione in dotazione ai pompieri.
I due genitori ed i bambini sono stati trasportati in ospedale: i medici, come avviene in questi casi si sono riservati la prognosi per i due bambini. Vista la situazione la famiglia è stata trasportata subito presso la camera iperbarica dell’ospedale di Novara.
I Vigili del Fuoco hanno accertato, nel frattempo che la casa era satura di monossido a causa della caldaia che non funzionava correttamente. Inoltre, a contribuire a ridurre l’ossigeno anche il camino accesso poco prima.
Insomma, una situazione davvero a rischio per la famiglia alessandrina che si spera possa uscire presto dalla camera iperbarica e ritornare alla vita di tutti i giorni.
28 dicembre 2011