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ALESSANDRIA: Per la prima volta in provincia assessori e consiglieri chiamati a pagare i danni del Comune

Circa 200 mila euro per ogni consigliere comunale di maggioranza e poco meno di 3 milioni di euro per ogni assessore. Questi i soldi che la Procura della Corte dei Conti di Torino ha chiesto agli Amministratori del Comune di Alessandria con un a lettera inviata nei giorni a molti componenti del Consiglio comunale. Si tratta di un atto che non ha precedenti in provincia di Alessandria e che, tanto per comprendere l’efficacia dell’atto stesso, potrebbe essere equiparato ad un Avviso di Garanzia nella Giustizia ordinaria. L’atto ovviamente è riferito ai noti problemi contabili relativi alle irregolarità di Bilancio accertare nelle scorse settimane dalla Corte dei Coti.

In pratica l’organo Contabile dello Stato ha avvisato i componenti del consiglio comunale che potrebbero essere chiamati a rifondere, con il loro patrimonio personale, il danno erariale nel momento i cui venisse accertato.

Come noto la Corte dei conti ha fissato il termine ultimo per sistemare i conti al 30 dicembre prossimo

La lettera contiene una quantificazione del danno presunto e una ‘scaletta’ di responsabilità suddivisa tra assessori e consiglieri comunali; la Procura della Corte comunica anche il termine di 30 giorni di tempo in cui ciascuno degli amministratori potrà inviare memorie e controdeduzioni”, per cui ogni persona che ha ricevuto la lettera dovrà recarsi da un legale per far valere le sue ragioni.

Appare evidente che se i conti dovessero ritornare a posto ognuno potrebbe essere sollevato da ogni responsabilità, ma a prescindere dall’esito della vicenda, fa specie che l’Organo amministrativo abbia individuato particolari responsabilità dei vari consiglieri e non più, come accadeva in passato, solo nei dirigenti comunali.

Questo significa che alzare la mano per votare delibere come su indicazione del partito, come continua puntualmente a verificarsi in tutti i consigli comunali d’Italia, non esime i consiglieri da precise responsabilità che la Corte dei Corti ha accertato.

Il fatto che non sia stata indicata una cifra globale ma responsabilità precise per ognuno, sta a significare che dietro questa messa in mora dei consiglieri c’è una precisa analisi sulle presunte responsabilità finanziarie di ogni persona effettuata mediante uno studio accurato delle responsabilità e sappiamo che la Corte dei Conti non impiegherebbe risorse inutilmente.

18 dicembre 2011

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