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ALESSANDRIA: Controlli a tappeto dei Carabinieri che denunciano 18 persone per reati vari

Controlli a tappeto dei Carabinieri di Alessandria che in vista delle feste natalizie hanno intensificato l’attività ed i risultati si vedono. Ben 18 persone, in pochi giorni sono state denunciate alla Procura della Repubblica per reati diversi reati.

Due casalesi, rispettivamente di 63 e 46 anni che, asserendo di essere caduti vittime di usurai, sono finiti nei guai perché tentavano di farsi consegnare da un parroco di Alessandria, o la somma di 15.000 euro; un immigrato marocchino di 27 anni, invece, grazie alle telecamere dei sistema videosorveglianza è stato individuato come l’autore dello scippo di una borsa in danno di una donna di 30 anni residente in città e denunciato per furto aggravato.

Per violazione delle norme sull’immigrazione, invece, è finito nei guai un cittadino marocchino di 37 anni che sottoposto ad un normale controllo, rifiutava di mostrare il permesso di soggiorno.

Denunciato per porto di oggetti atti ad offendere, un cittadino bulgaro di 33 anni: l’uomo, notato dai militari mentre si aggirava nel parcheggio del “Bennet”, è stato fermato e sottoposto a perquisizione risultando in possesso di arnesi da scasso, un cutter nonché di un apparato ricetrasmittente con il quale i militari ritengono ascoltasse i movimenti degli addetti alla sorveglianza del centro commerciale.

Denunciato per rissa e lesioni personali aggravate, invece, un cittadino marocchino di 22 anni, un genovese residente ad Alessandria di 31 anni ed un rumeno di 23, i quali, in concorso con una quarta persona che è riuscita a scappare, davano corso ad una rissa sorta a causa del mancato accordo economico per l’affitto di una casa.

Maxi controlli al rione Cristo: dieci persone di età compresa tra i 20 ed i 40 anni, sono stati denunciati per invasione e occupazione abusiva di alloggi di edilizia popolare di proprietà dell’Agenzia Territoriale per la casa.

Denunciata per truffa, sostituzione di persona e falso in scrittura privata, infine, una donna residente a Sezzadio la quale, utilizzando documenti con una diversa intestazione, stipulava un contratto telefonico con un operatore nazionale.

20 dicembre 2011

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