Forse si sono sbagliati, forse hanno dato al consigliere regionale Rocchino Muliere un documento superato, forse in Regione non si sono ricordati che ad aprile è stato approvato un documento che prevede l’integrazione degli ospedali di Tortona e Novi Ligure in un unico nosocomio o forse il Piano regionale prevede davvero il declassamento dell’ospedale di Tortona. Troppi forse che fanno sbottare il Sindaco di Tortona Massimo Berutti e i primari dell’ospedale tortonese dopo la notizia, divulgata ieri dal consigliere regionale Rocchino Muliere, che il Piano sanitario prevede il declassamento dell’ospedale “Santi Antonio e Margherita” di Tortona e questo, al momento, è quanto risulta dai documenti ufficiali consegnati al consigliere regionale.
Una situazione allarmante che convinto subito il sindaco di Tortona a convocare una conferenza stampa nell’atrio dell’ ospedale tortonese insieme ai primari di alcuni reparti per ribadire che i patti devono essere rispettati.
“Appena letto il comunicati stampa di Muliere – dice Berutti – mi sono messo in contatto con gli esponenti regionali del mio partito per capire cosa fosse successo e per quale motivo gli impegni sottoscritti nell’aprile scorso che prevedevano la costituzione di un ospedale unico disposto tra le sedi di Tortona e Novi Ligure fossero stati disattesi. Mi è stato risposto che a Muliere era stato consegnato un documento sbagliato.”
Berutti non si fida più delle dichiarazioni dei politici e delle rassicurazioni telefoniche avute.
“E’ ora di finirla con i giochi della politica sopra la testa della gente – dice Berutti chiaramente inviperito – Il presidente e l’assessore regionale alla sanità non possono trattarci in questo modo, non è possibile cambiare idea improvvisamente, dalla sera alla mattina, dopo che stiamo lavorando all’integrazione dei due ospedali, ci vuole rispetto per il territorio e per chi lavora da tempo ad un progetto sanitario ben definito. Con la sanità non si scherza. C’era un accordo scritto e se non verrà rispettato noi siamo pronti alla mobilitazione generale.”
LA VOCE DEI MEDICI
“E’ una notizia che prendiamo molto male – dice Valerio Freggiaro, primario del reparto di cardiologia – é un anno che stiamo lavorando all’integrazione dei due ospedali per realizzare uno soltanto come era stato previsto in passato quando si voleva realizzare un grande ospedale a metà strada fra i due Comuni. Se tutto ritorna in discussione siamo al paradosso perché l’integrazione tra i due nosocomi è già a buon punto e per molti settori c’è già un unico primario per due ospedali.”
E’ il caso di pediatria, chirurgia, neurologia e di tanti altri settori, per non parlare del direttore sanitario, Flavio Boraso, che è già unico per entrambi gli ospedali.
“Il progetto a cui stiamo lavorando da molto tempo – dice Paolo Tava, primario della chirurgia – è quello dell’integrazione fra i due ospedali con piccole specializzazioni che si troveranno soltanto in una o nell’altra struttura mentre i grandi reparti come la chirurgia, il Dea ed altri funzionerebbero in entrambi gli ospedali.”
“Siamo ormai pronti all’integrazione – ha aggiunto Vincenzo Castella – primario del reparto di pediatria sia a Novi che a Tortona – e non vorremmo dover rimettere tutto in discussione.”
Insomma un lavoro complesso, nato da un progetto che mira a garantire gli obiettivi posti dalla Regione in tema di risparmio e razionalizzazione delle spese sanitarie, senza però rinunciare alla presenza sul territorio di entrambe le strutture: un unico ospedale, disposto però su due sedi, a Novi e Tortona.
Un progetto che, alla luce delle ultime notizie, rischia di naufragare.
COSA SUCCEDERA’ ADESSO?
Il sindaco Massimo Berutti, per questa sera ha convocato una riunione straordinaria di tutti i 40 sindaci dei Comuni del Tortonese allo scopo di predisporre un documento da inviare alla regione Piemonte nel quale si ribadisce quanto già sottoscritto nel mese di aprile cioè la necessità di una fusione tra i due ospedali. Nel documento si chiederà di conoscere effettivamente come sarà il futuro Piano sanitario e cioè se verranno mantenuti gli impegni presi ad aprile o se bisogna fare riferimento al documento che è stato consegnato a Rocchino Muliere dal quale risulta che l’ospedale di Tortona verrà declassato.
9 novembre 2011