L’acqua non pagata da nomadi rischia di creare un caso politico.Il presidente del Consiglio comunale Franco Carabetta, esponente del Pdl, infatti, ha chiesto una verifica politica interna alla maggioranza volta ad individuare la responsabilità delle dichiarazioni dell’assessore ai Servizi sociali Laura Castellano, che nell’ultimo Consiglio ha assicurato che a pagare gli oltre 63 mila euro di acqua consumata dai nomadi ad uso potabile, per lavarsi, cucinare, ma anche per lavare auto e roulottes, non sarebbe stato il Comune ma la Caritas, attingendo dal fondo per la sopportabilità sociale promosso dall’Ato6. E’ poi emerso che in realtà la Caritas dispone soltanto di 18 mila euro e che quindi ne mancano oltre 45 mila.
Con quelle dichiarazioni l’assessore Castellano aveva risposto alla mozione presentata dal consigliere Idv Paolo Ronchetti, volta ad impegnare il sindaco a recuperare i 63.456 euro. Anche gli altri capigruppo, tra cui Antonio Zanardi della lista civica dell’assessore Castellano e Adriano Fracassi della Lega, hanno convenuto che Carabetta e Ronchetti hanno ragione e che quanto è accaduto non è accettabile. Se ne discuterà in consiglio entro fine mese.
Il problema oltre che di sostanza (45 mila euro che usciranno dalla già disastrate casse del Comune) è anche di immagine e della figuraccia che è stata fatta davanti alla città di Tortona.
“Non si può dichiarare che il Comune non pagherà un centesimo come ha fatto l’assessore – è stato detto in Commissione – quando in realtà non è così perché all’appello mancano 45 mila euro. Chi verserà quei soldi sapendo che l’intestatario delle bollette è il Comune di Tortona?”
9 novembre 2011