Ci ha impiegato quasi un anno l’Arpa per realizzare il Piano di messa in sicurezza e di smaltimento di una parte dei circa 3 mila bidoni radioattivi della ex Controlsonic stoccati in un magazzino in antica piazza d’Armi, alla periferia sud di Tortona.
Il piano, presentato in municipio, ed è stato approvato ieri nell’ultima riunione della Giunta comunale e prevede l’avvio della gara per individuare la ditta che provvederà allo di smaltimento e risanamento del deposito, avvalendosi delle risorse impegnate dalla Regione Piemonte, cioè un milione 400 mila euro anche se questa somma però, con ogni probabilità, non sarà sufficiente a garantire lo smaltimento di tutti i fusti radioattivi.
L’aspetto più importante di tutta questa vicenda, però, riguarda i fondi regionali, che sono stati resi disponibili dopo un anno di blocco a causa di problemi burocratici.
Il protocollo d’intesa siglato tra Arpa e Comune e recepito dalla Giunta, oltre a “liberare” i fondi regionali, assegna, al Comune di Tortona, il compito di vigilare sul fatto che la ditta che si sta attualmente occupando delle operazioni di manutenzione e controllo, provveda al mantenimento impianto di allarme antifurto ed attività di vigilanza nonché al sistema antincendio e alla realizzazione di tutti gli interventi necessari per garantire l’integrità dello stabile in cui sono stoccati da oltre 10 anni, i bidoni radioattivi.
“Continua il nostro impegno per portare a termine il primo lotto della bonifica Controlsonic – dichiara l’assessore all’Ambiente, Daniele Calore -. Questa delibera sancisce la convenzione con l’ARPA per quanto riguarda i costi del progetto ed è propedeutico per l’approvazione del bando di gara che uscirà presumibilmente il mese di gennaio e che metterà la parola fine a un’annosa vicenda che dura da venti anni”.
Il progetto comporta un importo a base d’asta pari a 1,2 milioni di euro circa.
16 novembre 2011