La nuova riforma scolastica prevede che ogni istituto comprensivo dovrà essere composto dalla scuola per l’infanzia, dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di primo grado cioè materna elementare e media e non dovrà avere meno di mille alunni.
La decisione di formare questi istituti è demandata alle amministrazioni comunali. La posizione di alcuni dirigenti e segretari scolastici è quella di prevedere, secondo le indicazioni della Regione, che la razionalizzazione avvenga in tre anni (20% nel 2012, 60% nel 2013 e 20% nel 2014), perché gli scenari potrebbero cambiare e la cosiddetta verticalizzazione (che cioè ogni istituto sia composto da materna, elementare e media) potrebbe essere rivista anche alla luce delle indicazioni che vengono dal Ministero.
Nel tortonese il problema è grave perché ci sono 7 istituti e si sta ragionando sul nuovo dimensionamento delle autonomie scolastiche che impone la trasformazione delle dirigenze in istituti comprensivi con almeno mille alunni. A Tortona dovrebbero diventare 4: uno che comprende tutte le scuole della bassa valle Scrivia unendo gli istituti comprensivi di Sale e Castelnuovo aggregandosi la scuola elementare di Pontecurone, attualmente sotto il Terzo Circolo di Tortona, uno nelle valli che potrebbe mantenere anche un numero inferiore ai mille alunni e due a Tortona. In pratica la città perderebbe un circolo didattico e la scuola media.
Questo progetto però non piace agli insegnanti che preferiscono aspettare e vedere l’evolversi della situazione seguendo le direttive regionali. Il Consiglio scolastico provinciale e a quanto pare, anche il Comune, però punterebbero per avviare subito al riforma smembrando la scuola media.
21 novembre 2011