La scuola media “Luca Valenziano” già dal prossimo anno scolastico rischia di essere smembrata. con disagi e problemi per genitori, insegnanti e molti altri. Il caso è scoppiato durante la recente riunione della Conferenza provinciale permanente della Scuola e della Formazione, convocata dalla Provincia. All’incontro erano presenti l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Massimo Barbadoro, l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Laura Castellano, il provveditore agli Studi di Alessandria, Paola D’Alessandro, oltre ad alcuni sindaci del territorio tortonese e i dirigenti scolastici.
La nuova riforma scolastica prevede che ogni istituto comprensivo dovrà essere composto dalla scuola per l’infanzia, dalla scuola primaria e dalla scuola secondaria di primo grado cioè materna elementare e media e non dovrà avere meno di mille alunni.
La decisione di formare questi istituti è demandata alle amministrazioni comunali. La posizione di alcuni dirigenti e segretari scolastici è quella di prevedere, secondo le indicazioni della Regione, che la razionalizzazione avvenga in tre anni (20% nel 2012, 60% nel 2013 e 20% nel 2014), perché gli scenari potrebbero cambiare e la cosiddetta verticalizzazione (che cioè ogni istituto sia composto da materna, elementare e media) potrebbe essere rivista anche alla luce delle indicazioni che vengono dal Ministero.
Nel tortonese il problema è grave perché ci sono 7 istituti e si sta ragionando sul nuovo dimensionamento delle autonomie scolastiche che impone la trasformazione delle dirigenze in istituti comprensivi con almeno mille alunni. A Tortona dovrebbero diventare 4: uno che comprende tutte le scuole della bassa valle Scrivia unendo gli istituti comprensivi di Sale e Castelnuovo aggregandosi la scuola elementare di Pontecurone, attualmente sotto il Terzo Circolo di Tortona, uno nelle valli che potrebbe mantenere anche un numero inferiore ai mille alunni e due a Tortona. In pratica la città perderebbe un circolo didattico e la scuola media.
Questo progetto però non piace agli insegnanti che preferiscono aspettare e vedere l’evolversi della situazione seguendo le direttive regionali. Il Consiglio scolastico provinciale e a quanto pare, anche il Comune, però punterebbero per avviare subito al riforma smembrando la scuola media.
21 novembre 2011