In merito al comunicato sulle regole per lo svolgimento delle primarie del 13 novembre tengo, insieme a coloro che con me stanno affrontando questa campagna elettorale, a sottolineare innanzitutto gli elementi positivi del confronto che direttamente o indirettamente arricchisce il patrimonio di idee e prospettive che il centrosinistra potrà offrire alle donne e agli uomini di Alessandria. Gli spunti e le proposte che arrivano sui siti dei candidati o vengono discusse negli incontri dei singoli, ritengo siano non già elementi di parte ma il punto di partenza di un percorso che dopo le primarie potrà confluire in un cantiere comune per dare alla nostra città un programma serio e concreto sul quale misurare la credibilità della proposta alternativa all’attuale governo del centrodestra in Alessandria. Le differenze sono una ricchezza insostituibile, le sintonie sono la base di valori comuni. In quanto alle regole, mi sono, ci siamo attenuti all’art 5 del regolamento che permette la pubblicità di eventi sui mezzi di informazione. In merito alle spese, la sobrietà è la caratteristica che abbiamo scelto, ho potuto contare sulle risorse professionali di coloro che con spirito di servizio hanno collaborato alla realizzazione della grafica e della comunicazione per consentici di utilizzare le risorse per comunicare e perciò rendere le primarie uno straordinario evento di partecipazione democratica. Pubblicherò il resoconto delle spese per dovere di trasparenza e correttezza come buona pratica di credibilità. Nessuna protervia, la serenità di lavorare con serietà e trasparenza si, con la ferma convinzione di mettere questo lavoro, comunque, a disposizione del centrosinistra per i mesi futuri.
Rita Rossa
Questo il Comunicato di Rita Rossa inviato a tutti gli organi di informazione che però a nostro avviso non chiarisce nulla e lascia aperti tutti i dubbi che abbiamo evidenziato nell’articolo di ieri e lo ripetiamo: sono primarie-fuffa? E’ già stato tutto deciso “a tavolino” ?
Per carità, anche se così fosse, non ci sarebbe nulla di male e tutto sarebbe legittimo: non è obbligatorio che a decidere il candidato sia il popolo. Nel Centro Destra, ad esempio, lo decidono “a tavolino” per cui la stessa cosa potrebbe farla anche il Centro Sinistra. Quello che ci dà fastidio è che si spacci per una decisione popolare quella che potrebbe essere una scelta già presa “a tavolino”.
Lo ribadiamo: possibile che fra tutti i politici del Centro Sinistra non ci sia stato nessun altro che ambiva a diventare Sindaco di Alessandria?
La critica non è rivolta a Rossa o Buzzi che hanno fatto il loro dovere candidandosi, ma al meccanismo delle “Primarie” che nelle intenzioni del Centro Sinistra, doveva essere la massima espressione della democrazia e consentire a più gente possibile di candidarsi per affermare quel principio fondamentale che è la rappresentatività, anche e soprattutto in questa fase in cui la partecipazione dovrebbe essere la più ampia possibile.
Ma se il candidato da opporre a Fabbio fosse già stato deciso “a tavolino” e “i giochi” fossero già fatti, che senso hanno le Primarie?
Il Direttore
2 novembre 2011